De Gregori attenda in linea

Rimane famoso il caso del centralinista di un quotidiano della Capitale a cui le Brigate Rosse osarono telefonare per rivendicare un attentato durante la pausa pranzo. «Un momento, sto a magnà», li rintuzzò l’eroe. «Forse non ha capito, siamo le Br». E lui, serafico: «Ho capito, mica so’ scemo. Mo’ prendo er taccuino, un po’ de pazienza». Quel giorno il terrorismo capì che non avrebbe mai fatto breccia nelle classi popolari. Quanto a De Gregori, la prossima volta che vorrà ringraziare Conte gli suggerisco di mandare un disco autografato a Casalino.

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