Coronavirus, a Bologna focolaio alla Brt (ex Bartolini): 64 positivi. «Casi anche a Tnt e Dhl»

«Non tutti portavano la mascherina»

Le prime informazioni sul cluster di nuovi casi sono stati diffusi dal sindacato SI Cobas, che lunedì aveva pubblicato un comunicato sulla situazione nella sede di Bartolini in via Cerodolo, a Bologna: nel testo si parlava di «quattro operai colpiti dal Coronavirus», poi «saliti a 12». Come si è diffuso il contagio? «Il problema», spiega il responsabile dell’Ausl, «è che le regole vanno rispettate. Nella notte di giovedì scorso, il 18 giugno, l’Ausl ha fatto un sopralluogo a sorpresa nel magazzino di Bartolini alle Roveri, riscontrando mancanze e facendo alcune prescrizioni all’azienda. Non tutti portavano la mascherina, non era sempre garantito il rispetto delle distanze e c’erano alcune mancanza anche sulla gestione dei locali in termini di pulizia».

Sindacati preoccupati

Il sindacato Uil Trasporti sottolinea come «sia stata intanto sostituita la cooperativa operante» nel settore degli autisti. Il sindacato SI Cobas afferma che «quando allo scoppio della pandemia chiamammo i lavoratori all’astensione, firmammo dei protocolli di sicurezza con diverse aziende, Bartolini arrivò per ultimo. Siamo molto preoccupati. Quando si lavora ammassati, i bagni a disposizione sono pochi e la gente è costretta a convivere in poco spazio, la situazione è quella. Ci aspettiamo il peggio».

La reazione dell’azienda

«Per tutti i lavoratori coinvolti è stato disposto l’isolamento domiciliare, come previsto dai protocolli sanitari nell’ambito della emergenza Covid», ha specificato l’azienda. Che avvisa anche i suoi utenti: «Stiamo registrando un rallentamento sulle consegne gestite dall’Hub di Bologna Roveri»

CORRIERE.IT


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