Coronavirus Lombardia, Fontana: «Ci sono stati errori. Con un gruppo di lavoro farò ripartire la regione»
«Io ho vissuto la vicenda Covid con un’angoscia personale grandissima. Terribile. Quello che mi ha aiutato a non fermarmi, è stato proprio il cercare tutte le soluzioni per uscirne. Immaginare una strada anche per le fasi di ripartenza che abbiamo di fronte». Attilio Fontana è nel suo ufficio, provato dopo mesi a ritmi serrati.
Ma quale lezione ha tratto da questa vicenda?
«Quello
che mi porto dentro è stato il vedere centinaia di persone che non si
sono date tregua, con dedizione assoluta, per aiutare gli altri».
Lei quali errori si imputa?
«Noi,
ma credo quasi tutti, siamo stati colti di sorpresa da un’emergenza
bestiale, di errori ne abbiamo commessi fin che ne vuole. Però, a marzo
prendere decisioni era durissima. Per questo ora io sto studiando,
cercando di vedere in quello che è accaduto le indicazioni per fare
meglio in futuro».
Per esempio?
«Inutile che
anticipi adesso. Sto per nominare un mio gruppo di lavoro che entro la
metà di agosto, indicherà le cose da fare e quelle da evitare, proprio
sulla base di questi mesi. La competenza viene prima di tutto, e la
Lombardia, me lo lasci dire, sulle competenze è fortissima».
Ferruccio de Bortoli ha detto che
prendersela con la Lombardia e Milano, che riescono a competere nel
mondo, «alleggerisce la coscienza di chi non è riuscito a fare
altrettanto».
«Guardi, io di Ferruccio de Bortoli ho la
massima stima, e certo non lo si può accusare di simpatie leghiste. Io
penso che Milano e la Lombardia sono e resteranno la locomotiva della
nazione, e a breve ricominceranno a tirare con tutta la loro forza,
Certo, se poi qualcuno cerca di usare la vicenda Covid per fini
politici, significa che non solo ha del tempo da perdere, ma che ha
anche l’animo dello sciacallo. Chi si gingilla con questa politichetta,
ha capito male il nostro paese».
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