Coronavirus, ecco l’Italia 2.0 della task force di Vittorio Colao: “Puntare su turismo, cultura e tecnologia”

Imprese e lavoro come “motore dell’economia”. Infrastrutture e ambiente come “volano del rilancio”. Turismo e cultura come “brand del Paese”. Una P.a. “alleata di cittadini e imprese”. Istruzione, ricerca e competenze “fattori chiave per lo sviluppo”. Individui e famiglie “in una società più inclusiva”. Sono i macro-settori e i corrispondenti obiettivi del piano stilato dalla task force di Vittorio Colao per la Fase 3 dell’emergenza coronavirus.

Il rientro dei capitali e la sanatoria per chi vuole regolarizzare il lavoro nero“Favorire l’emersione attraverso opportunità di Voluntary Disclosure ai fini della regolarizzazione, prevedendo un meccanismo di sanatoria e incentivazione riducendo contribuzione cuneo fiscale, nonché sanzioni in caso di falsa dichiarazione o mancato perfezionamento delle procedure di emersione”. E’ quanto si legge nel documento. “Sul piano della premialità, favorire la dichiarazione di lavoro nero, prevedendo: da un lato un meccanismo di sanatoria, per il pregresso, sulla scorta di quanto previsto nel decreto rilancio per l’emersione del lavoro irregolare degli immigrati in alcuni settori; dall’altro, un periodo medio di riduzione contribuzione e cuneo fiscale su retribuzione – spiega -. Condizionare concessione benefici economici per sostegno imprese ad autodichiarazione, a valere quale autocertificazione assimilata a quelle di cui all’art. 46 DPR n.445/2000, in ordine alla assenza di lavoro nero, ovvero, con dichiarazione di emersione dei lavoratori irregolari presenti, con impegno ad avviare la procedura di emersione.

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