Non è più tempo per giochetti di Palazzo
di BRUNO VESPA
Incrociando lo scorso week end Luigi Di Maio sull’isola di Ponza gli ho detto: “Sto pensando a quanto lei sia giovane e quale occasione irripetibile le si para davanti. Veda di non sprecarla”. Tra un mese Di Maio compirà 34 anni e non ha figli. Ma lo stesso discorso vale per Giuseppe Conte, che ne compirà tra due mesi 56 e ha un figlio, per gli altri leader della maggioranza e – se mai fossero associati alle scelte delle prossime settimane – per quelli dell’opposizione. Diceva De Gasperi che l’uomo politico guarda alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni.
Non vediamo purtroppo De Gasperi in giro, ma le scelte di oggi
ricadranno necessariamente sulle prossime generazioni. E invece il
timore è che si guardi alla campagna elettorale. Come si fa per far cadere/ non far cadere Conte? Come sostituirlo? Come mandare un uomo del Pd al Quirinale concedendo di nuovo palazzo Chigi ai Cinque Stelle?
Su una colonna di giornale leggi questa roba e alla pagina successiva vedi che Angela Merkel
porterà l’Iva dal 19 al 16 per cento, sei punti meno della nostra e che
pompa 130 miliardi nell’economia tedesca. Il potente motore tedesco,
che ha già versato da mesi i primi aiuti mentre da noi mezzo milione di
lavoratori sono in attesa da marzo della cassa integrazione in deroga e
gli imprenditori sono impegnati in un corpo a corpo con molte banche per
avere i 25mila euro di cui era stato assicurato dal governo
l’automatismo.
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