Cosa cambia in busta paga con la nuova cassa integrazione

Federico Garau

Arriva all’esame del consiglio dei ministri nel cosiddetto Decreto Rilancio una novità importante che riguarda la Cassa integrazione in deroga (CigD), destinata ad essere autorizzata direttamente dall’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) e non più dalle Regioni come previsto in precedenza.

Una situazione resa necessaria dai ritardi che si erano venuti ad accumulare relativamente all’erogazione degli assegni previsti per questo ammortizzatore sociale.

L’Inps inoltre si occuperà anche di fornire immediatamente un anticipo dell’importo previsto, pari al 40% del totale delle ore, non solo per ciò che riguarda la CigD ma anche per la Cassa integrazione ordinaria (CigO): un anticipo previsto, tra l’altro, anche sulla cifra complessiva dell’assegno ordinario erogato dal Fondo di integrazione salariale (Fis). Dunque, ad essere “coperti” dall’ente sarebbero tutti gli ammortizzatori sociali inclusi nel Decreto cura Italia prima, con un fondo di 5 miliardi, e nel decreto Rilancio poi, con un rifinanziamento di ulteriori 15 miliardi.

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