Tensioni nel governo, Bellanova: “Regolarizzare migranti e colf o mi dimetto” | Crimi: “No a permessi temporanei”

Quella sulla regolarizzazione “non è una battaglia strumentale per il consenso. Queste persone non votano. Se non passa, sarà un motivo di riflessione sulla mia permanenza al governo. Non sono qui per fare tappezzeria”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova a proposito della regolarizzazione di migranti e colf che lavorano in nero per poter dare loro il reddito di emergenza.

Incontro con Conte e Gualtieri – “Certo che questo tema è ragione di permanenza nel governo – ha aggiunto il ministro annunciando l’incontro del settore con il premier Conte e il ministro dell’Economia Gualtieri-. Significa decidere da che parte stare: se con la legalità e la tutela del lavoro, in agricoltura e dovunque, o con i caporali, la criminalità, la concorrenza sleale che danneggia le migliaia di aziende che scelgono la competitività sana e difendono ogni giorno il valore della responsabilità sociale dell’impresa”.

Crimi: “No a permessi temporanei” “Vogliamo lavorare sull’emersione del lavoro nero e una parte dei testi va in questa direzione ma se, come ho potuto leggere, c’è anche una parte in cui si intende fare una sanatoria modello Maroni noi non ci stiamo”. Lo ha detto il capo politico M5s Vito Crimi a proposito della regolarizzioni di colf, badanti e braccianti che sta dividendo il governo. “Le ipotesi in campo che prevedono la concessione di permessi di soggiorno temporanei a immigrati che erano qui e che oggi sono irregolari – ha detto Crimi – secondo me non aiuta l’emersione del nero: se concediamo uno status di regolarizzazione a chi è in Italia illegalmente oggi consentiamo a queste persone di continuare a svolgere lavoro nero e di essere oggetto di sfruttamento”.

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