Lavorare a cicli di 14 giorni: il modello matematico per riaccendere l’economia, minimizzando i contagi

di MAURIZIO RICCI

Come nel judo, abbattere l’avversario, sfruttando la sua spinta. Nel caso dell’epidemia, approfittare dei vincoli, per così dire, della sua agenda. Insomma, allentare la quarantena, navigando i ritmi e i comportamenti del coronavirus. Il risultato non garantisce la salute al 100 per cento, ma, sostiene un modello matematico israeliano, dà ai governi il sacro graal di cui sono disperatamente a caccia, per uscire dalla tenaglia epidemia/recessione: minimizza i contagi, mentre riapre l’economia. E come ci si riesce? Con un immaginoso mix di settimana corta (anzi, cortissima) e un meccanismo tipo le targhe alterne dell’antica austerità.

Rep

Miracolo San Francisco: il lavoro da casa l’ha protetta dal contagio del Covid 19

dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI
La chiave della “strategia ciclica adattiva di uscita della quarantena” immaginata da Ron Milo, Uri Alon e i loro colleghi di Tel Aviv è il ritmo di contagiosità del coronavirus che, come tutti i comportamenti del virus, dopo un periodo di osservazione di soli tre mesi, è, però, tuttora materia soprattutto di ipotesi, che spesso vengono rapidamente smentite da nuove osservazioni. Per il momento, tuttavia, sembra di capire che il virus, nei primi tre giorni dal contagio, abbia scarsa capacità di infettare altre persone. Questa capacità diventa massima fra il quarto e l’ottavo giorno e poi, se l’infezione non ha attecchito, declina.

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