Coronavirus, sport all’aperto e jogging: verso l’ok dal 4 maggio | Palazzo Chigi smentisce allentamento misure da lunedì
Palestre chiuse, ma sport all’aperto e jogging consentiti anche lontano da casa. E’ una delle misure allo studio del governo in vista del 4 maggio. Potrebbe esserci anche, come anticipato agli sportivi dal ministro Vincenzo Spadafora, il via libera agli allenamenti individuali degli atleti. Nel frattempo Palazzo Chigi smentisce ufficialmente un allentamento delle misure restrittive da lunedì: lockdown fissato fino al 3 maggio.
“Dobbiamo dare maggiore libertà di movimento ai cittadini e la soluzione possibile è questa, considerando anche il senso di responsabilità delle persone”, spiega il sottosegretario Pierpaolo Sileri. In giro si andrà comunque con le mascherine, ci sarà la misurazione della febbre in metropolitana, lo sport sarà consentito da soli e all’aperto e ci saranno uscite scaglionate per fasce di età. Queste le ipotesi che si vanno definendo in vista del 4 maggio, quando il governo dovrà decidere come e di quanto allentare il “lockdown”.
Di sicuro resteranno chiuse le discoteche, che saranno le ultime a riaprire, e in fondo alla lista restano anche cinema e teatri, mentre si studiano misure per i musei. La scuola non dovrebbe riaprire prima di settembre ma si studiano ipotesi di campi scuola estivi, per aiutare le famiglie.
Cosa cambia per i trasporti pubblici – Il ministero dei Trasporti è al lavoro con gli esperti per studiare come ridurre al massimo i rischi negli spostamenti per chi deve andare al lavoro. Si ipotizzano percorsi unidirezionali, posti a bordo ridotti e controllo della temperatura per accedere in metropolitana. Segnaletica a terra nelle stazioni ferroviarie e alle fermate degli autobus per creare file ordinate e con distanziamento di sicurezza. Meccanismi – attraverso personale a bordo o strumenti digitali – per contare le persone che salgono su ogni bus e, anche in questo caso, posti a sedere da occupare segnati uno ad uno. Posti contingentati e stop all’affollamento anche sui treni. C’è l’ipotesi di paratie in plexiglass per i taxi.
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