Mes e eurobond, all’Eurogruppo niente intesa. La Francia contro l’Olanda: non può bloccare l’Europa
di Ivo Caizzi
Lo staff sfinito del ministro francese dell’Economia, Le Maire
Dopo una contrastata maratona
negoziale nel corso della notte, poco dopo le otto del mattino, il
presidente portoghese dell’Eurogruppo Mário Centeno ha annunciato che
non si è ancora riusciti a superare le forti divisioni tra Paesi membri
del Sud e del Nord su quella che dovrebbe essere «una risposta
coraggiosa all’epidemia di Covid-19» con «il più consistente e ambizioso
pacchetto mai predisposto» dal suo organismo dei ministri finanziari. E
ha riconvocato l’Eurogruppo per continuare i negoziati domani, sempre
in teleconferenza.
«Dopo 16 ore di discussioni siamo arrivati vicino
a un accordo, ma non ci siamo ancora – ha spiegato Centeno -. Ho
sospeso l’Eurogruppo e continueremo domani, giovedì (9 aprile, ndr). Il
mio obiettivo rimane: una forte rete di sicurezza Ue contro le
conseguenze del Covid-19 (per proteggere i lavoratori, le imprese e i
Paesi) e impegnarci in un consistente Piano di ripresa». La
notizia del rinvio della trattativa ha pesato anche sui mercati
finanziari: dopo un inizio di settimana con rialzi consistenti, le Borse
europee hanno aperto in rosso, mentre lo spread Btp-Bund è schizzato
oltre i 210 punti.
Il summit
Eurogruppo, il veto dell’Olanda sul prestito comune e le accuse di Roma a Von der Leyen
di Federico Fubini
Le distanze tra Nord e Sud dell’Europa
In pratica restano nel negoziato sia i prestiti, sia la richiesta di un fondo per investimenti finanziato da debito comune con eurobond. Germania, Olanda, Austria e Finlandia hanno puntato a limitare gli aiuti Ue a prestiti per 540 miliardi: 240 del Fondo salva Stati (Mes) per i governi, 200 della banca comunitaria Bei per le imprese e 100 del progetto Sure anti-disoccupazione.
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