L’ultima ipotesi per l’esame di Stato: solo un maxi colloquio

Luca Sablone

La Maturità sarà semplificata rispetto alle precedenti versioni: questo è l’unico aspetto che al momento si può ritenere certo nell’ambito dell’istruzione.

Lo aveva annunciato anche Lucia Azzolina: il ministro recentemente ha ribadito che terrà conto degli ostacoli incontrati nel corso di questi mesi. Ora il Miur è al lavoro per farsi trovare pronto per ogni scenario, consapevole che l’esame di Stato inevitabilmente subirà una vera e propria rivoluzione: se si rientrerà i primi di maggio allora ci sarà un mesetto di tempo per tenere le lezioni in vista del 17 giugno, quando si potrebbe svolgere la prima prova di italiano; le tracce della seconda prova dovrebbero essere proposte dalle singole commissioni; a fine giugno si potrà concludere con il classico orale.

Ma la pista più complicata (e contemporaneamente più concreta) è quella del non rientro: in tal caso verranno cancellati i due scritti poiché le “ragioni sanitarie lo impediranno”. Sarà previsto ovviamente un rafforzamento del colloquio, la cui durata potrebbe sfiorare anche un’ora: esercizi matematici, traduzioni linguistiche e analisi di testi di letteratura a cui si aggiungeranno le materie specifiche dei vari percorsi di studio. Comunque è stata fissata una data chiave: se entro domenica 17 maggio non ci saranno notizie certe sul rientro, verranno prese decisioni drastiche.

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