Wuhan sperimenta il vaccino su 108 persone ma si teme per il numero degli asintomatici
A tre mesi dall’inizio ufficiale dell’epidemia di Covid-19, Wuhan, la città cinese dove il disastro ha avuto inizio, mostra ancora due volti contraddittorii.
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Da una parte c’è quello positivo, con l’incoraggiante notizia di un centinaio di volontari che stanno testando un vaccino contro il nuovo coronavirus a pochi giorni dall’annuncio dei primi test di un vaccino americano nella città di Seattle; e dall’altra ci sono ancora i dubbi e le paure sulla veridicità della sbandierata vittoria sull’emergenza sanitaria, con le preoccupazioni crescenti per i casi asintomatici tuttora presenti in città e potenzialmente in grado di riattivare la trasmissione del virus.
Secondo la stampa cinese, le prime iniezioni del preparato anti-Covid-19 sono già state effettuate venerdì scorso. A riceverle, 108 volontari di età compresa tra i 18 e i 60 anni di età, tutti di Wuhan, che saranno seguiti per sei mesi per verificare l’efficacia del vaccino. Rimane però alta la preoccupazione per il ruolo che i pazienti asintomatici, ossia le persone che sono portatrici del virus ma non presentano sintomi evidenti della malattia, possono avere nella sua diffusione.
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