Coronavirus, disastro mascherine: maxi sequestro della Gdf, inutilizzabili quelle mandate in Lombardia

Numerose mascherine, prodotte “artigianalmente” da una sartoria di Roma del quartiere Portuense, erano pronte ad essere messe in commercio sebbene non conformi alla normativa comunitaria e nazionale poiché sprovviste del marchio di qualità CE. Il titolare dell`attività, che aveva addirittura pubblicizzato la vendita dei manufatti, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma per frode in commercio. E’ questo un episodio emerso dall’attività della Guardia di finanza per contrastare i comportamenti illegali e fraudolenti che sfruttano l`attuale emergenza sanitaria determinata dal “Covid-19”.

Dall`inizio dell`emergenza, sono state centinaia le attività commerciali di Roma e provincia controllate dalla Guardia di Finanza per verificare la corretta esposizione dei prezzi al pubblico e sventare ogni possibile pratica speculativa, commessa approfittando dell`aumento vertiginoso della domanda di mascherine e disinfettanti. L’attività rientra nel più ampio dispositivo di contrasto agli illeciti ai danni dei commercianti e dei cittadini onesti, soprattutto in un momento delicato come quello attuale.

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