Coronavirus, positivi due magistrati a Milano. Sospese le udienze civili non urgenti

Milano, 3 marzo 2020 – Il presidente del Tribunale di Milano Roberto Bichi ha deciso con un provvedimento di sospendere e rinviare a dopo aprile tutte le udienze civili non urgenti, alla luce della “diminuzione delle risorse”, ossia del personale, giudici e personale amministrativo, dato che due magistrati sono risultati positivi al Coronavirus e, dunque, tante altre persone devono andare in autoisolamento ed essere monitorate.

I due magistrati di Milano risultati positivi al coronavirus, uno della sesta sezione civile e l’altro della sezione Misure di prevenzione, sono ricoverati all’ospedale Sacco di Milano. “Sono ora in isolamento e non stanno male” ha precisato il presidente del tribunale milanese Roberto Bichi. In autoisolamento preventivo 30 persone: una quindicina di magistrati delle due sezioni e il personale amministrativo. Sulla base delle disposizioni sanitarie, inoltre, verranno controllate anche tutte le altre persone che hanno avuto più stretti contatti in questi giorni con i due magistrati. 

Verranno trattate in questi giorni, quindi, solo le procedure d’urgenza, come ad esempio le cause sugli alimenti e le udienze del settore immigrazione. Resta anche fissata, ad esempio, l’udienza sul caso Ilva del 6 marzo, perché è un procedimento urgente.
Nel frattempo, tutti gli uffici, le cancellerie e le aule delle due sezioni coinvolte (e in più anche l’ufficio Economato) sono state sanificate stamani, con i locali che sono rimasti chiusi per due ore. Anche le udienze della Sezione misure di prevenzione sono state rinviate. Per il settore penale, invece, le udienze sia urgenti che non urgenti restano fissate, come nei giorni scorsi. Bichi ha chiarito, comunque, che la decisione sulle cause civili è solo “un primo passo” e che bisognerà valutare l’evoluzione della situazione nelle prossime ore.

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