Usa 2020, Bernie Sanders vince le primarie dem in New Hampshire, ma sorprende ancora Buttigieg: “È l’inizio della fine di Trump”

Proprio l’ex vice presidente Joe Biden ha subito lasciato il New Hampshire volando nella Carolina del Sud per un evento elettorale. Un segnale sulle basse aspettative di Biden nello Stato del granito dopo il flop ai caucus dem dell’Iowa. L’ex numero due di Barack Obama ha detto che per lui il trampolino di lancio saranno le primarie del Nevada e della Carolina del Sud. “Abbiamo sentito solo due Stati… siamo solo all’inizio” ha poi dichiarato in Carolina dopo le disfatte ai caucus democratici dell’Iowa e le primarie del New Hampshire. “La lotta alla presidenza Trump è appena cominciata. Senza il voto delle comunità afroamericana e ispanica non si va da nessuna parte. E ancora il 99% dei neri non ha potuto votare”.

Una notte da dimenticare per Biden, ma anche per la senatrice Elizabeth Warren. Entrambi non si aggiudicheranno alcun delegato dei 24 in palio nello Stato del granito. Per guadagnare delegati nel New Hampshire occorre infatti una soglia minima di voti pari al 15%. Sia Warren che Biden sono rimasti molto lontani da quella percentuale. Secondo le proiezioni dell’Associated Press, Bernie Sanders otterrà 9 delegati, gli stessi di Pete Buttigieg, mentre 6 dovrebbero andare a Amy Klobuchar.

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dal nostro inviato FEDERICO RAMPINI Esulta, invece, la senatrice Amy Klobuchar: “Io batterò Donald Trump” ha detto davanti ai suoi supporters. “Non vedo l’ora di vincere la nomination”, ha concluso Klobuchar. E visto il buon risultato, la senatrice ha deciso di ampliare lo staff della sua campagna elettorale.

Amy Klobuchar

“Siamo qui per restare” ha detto Buttigieg, vincitore nell’Iowa, ai suoi sostenitori. “Ammiravo il senatore Sanders quando ero studente al liceo. Oggi lo rispetto molto e mi congratulo con lui per la sua performance”, ha dichiarato. Buttigieg ha attaccato Trump e invocato una coalizione ampia: “Avete scelto una nuova era di sfide co  una nuova generazione di leader”. L’ex sindaco di South Bend ha ringraziato il marito Chastin – “l’amore della mia vita che mi tiene con i piedi per terra” – e tutti i candidati. Nel suo discorso Mayor Pete ha fatto appello anche agli indipendenti, ai “futuri ex repubblicani”, e ha invocato una coalizione “ampia, inclusiva”, senza anatemi sulla “purezza ideologica”, per abbracciare “un futuro più luminoso”. “Né rivoluzione né status quo”, ha sottolineato riferendosi a Sanders e a Joe Biden. “A Washington c’è bisogno di voci nuove, come quelle dei sindaci che amministrano le nostre città”, ha proseguito. Poi ha attaccato Trump, “il presidente più divisivo della storia americana che ha compromesso la credibilità degli Usa nel mondo”.

Elizabeth Warren

La senatrice Elizabeth Warren ha riconosciuto la sconfitta: “Questa sera sono qui per dire grazie”, ha affermato rivolgendosi ai sostenitori e assicurando che la sua corsa va avanti. “Sono qui per fare grandi cose”, ha aggiunto, sottolineando come si sia votato per ora solo in due Stati Usa.

Nel frattempo arrivano anche i primi ritiri dalla corsa dem. L’imprenditore Andrew Yang, candidato democratico alla Casa Bianca, ha ringraziato i sostenitori via Twitter, poco dopo la chiusura della maggioranza dei seggi delle primarie del New Hampshire. “Sono davvero orgoglioso si questa campagna. Grazie a tutti per averci portati fin qui”, ha scritto. “Sebbene migliaia di elettori abbiano appoggiato la nostra campagna questa notte, il risultato non è quello per cui abbiamo così duramente combattuto”, ha detto Yang annunciando il ritiro della sua candidatura.

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dal nostro inviato FEDERICO RAMPINI
Dopo Andrew Yang, anche il senatore democratico del Colorado Michael Bennet ha abbandonato la corsa per la Casa Bianca. Bennet, 55enne moderato, ha annunciato il suo ritiro sull’onda dei deludenti risultati, seppure ancora parziali, alle primarie democratiche del New Hampshire. E pure l’ex governatore del Massachusetts Deval Patrick annuncerà oggi la sospensione della sua campagna presidenziale. Lo anticipa Cbs News. Patrick, sceso in campo lo scorso novembre contava in una spinta alle primarie del New Hampshire dove vengono tradizionalmente favoriti i candidati degli Stati vicini. Ma alla fine si è fermato allo 0,4% e per questo ha deciso di rinunciare.

Donald Trump

Ma il primo vincitore delle primarie per la Casa Bianca in New Hampshire è stato Donald Trump, che ha trionfato in quelle repubblicane contro sfidanti ‘comparse’ che non rappresentavano alcun pericolo. Nel 2016 il tycoon incassò proprio qui il primo successo che lo catapultò nella corsa per la presidenza, dopo aver perso in Iowa. Nelle elezioni generali, però, fu Hillary Clinton a vincere in New Hampshire, stato ora è considerato in bilico.

Trump ha pure trovato il tempo per commentare, alla sua maniera, la competizione del partito rivale: “Elizabeth Warren, alle volte chiamata Pocahontas, sta avendo davvero una brutta notte”, ha twittato. Quindi non ha nascosto di preferire come avversario Sanders piuttosto che l’indipendente Bloomberg.

Il prossimo appuntamento è con i caucus del Nevada il 22 febbraio, seguito dalle primarie della Carolina del Sud il 29 febbraio. Un terzo dei delegati dem sarà assegnato al Super Tuesday del prossimo 3 marzo quando entrerà in gioco anche Michael Bloomberg, balzato al terzo posto nei sondaggi nazionali a suon di spot milionari. L’ex sindaco di New York esordirà la prossima settimana sul palco del nono dibattito tra i candidati democratici in programma a Las Vegas il 19 febbraio.

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