La sicurezza necessaria
di Dario Di Vico
Il tragico incidente di ieri mattina a Lodi ha causato la morte di due macchinisti che stavano facendo il loro lavoro. E avrebbe potuto produrre un bilancio ancor più cruento in termini di vite umane spezzate. È il primo deragliamento di un treno dell’Alta velocità e anche per questo motivo ci sarà bisogno che il processo di accertamento delle cause e delle responsabilità sia particolarmente accurato.
I primi riscontri che vengono dagli inquirenti rimandano ad errori compiuti durante la manutenzione notturna, vedremo se saranno confermati e quali contromisure i gestori della rete ferroviaria adotteranno per evitare qualsiasi tipo di bis. Dopo la drammatica vicenda del Ponte Morandi siamo entrati, nostro malgrado, nella stagione della fragilità delle infrastrutture ma nel caso di Lodi non ci sono neanche eventi atmosferici o cause esterne che abbiano congiurato a originare il disastro, tutto va ricondotto a quella che dovrebbe essere l’ordinaria gestione del traffico. Ma se per quanto riguarda gli errori umani dei macchinisti esistono tutta una serie di sistemi automatici e di tecnologie avanzate che li rendono pressoché impossibili, evidentemente nel caso della manutenzione della rete non è ancora del tutto così.
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