Coronavirus, in Cina crolla la domanda di petrolio. Industria ferma

di Fabrizio Massaro

impatto del Coronavirus sull’economia cinese potrebbe essere molto significativo. Gli analisti temono che le conseguenze dello stop brusco — e non si sa per quanto tempo — alle attività legate alla paura del contagio impatteranno sulla crescita di Pechino, già in netto rallentamento indipendentemente dallo scoppio dell’epidemia nella città di Wuhan. Insomma il virus ha colpito un’economia già indebolita, aggravandone le condizioni generali. lo scenario

Il dilemma del partito-Stato: come farà a mantenere la stabilità?

di Guido Santevecchi, nostro corrispondente da Pechino

Il crollo degli acquisti di petrolio da parte della Cina

L’andamento delle Borse di Hong Kong e Shanghai, crollate dell’8% dopo la riapertura dalle ferie del Capodanno cinese (una pausa prolungata a causa del virus), fa capire quanto sia forte la paura degli investitori. Un dato spicca: il crollo della vendita del petrolio, dato che la Cina è il principale importatore mondiale e consuma circa 14 milioni di barili al giorno, ovvero quanto Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito , Giappone e Corea del Sud messi insieme.

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