Salvini sfida gli alleati sui candidati alle regionali. Obiettivo principale è la Meloni

Se da una parte fa una leggera autocritica, dall’altra non vuole lasciare spazi agli alleati. “I candidati alle regionali li dobbiamo rivedere tutti”. Sono passate da pochi minuti le 14 a via Bellerio, i membri del consiglio federale sono tutti seduti, da Giancarlo Giorgetti a Luca Zaia, tutti intenti ad ascoltare Matteo Salvini, il quale scandisce queste parole e utilizza per ben due volte il verbo “rivedere”.  Un verbo che cela un vero e  proprio attacco ai due alleati di coalizione, “i piccoli” – li chiamano così in Lega – Fratelli d’Italia e Forza Italia. Con un dettaglio: l’attacco sembra più rivolto alla scalpitante Meloni che al generoso Cavaliere di Arcore. La rivalità fra Matteo e Giorgia è ormai nei fatti. Con la pasionaria di Fratelli d’Italia che si accredita come interlocutrice dei repubblicani Usa e che volerà il 5 e 6 febbraio prossimo a Washington per partecipare all’evento promosso da esponenti conservatori del congresso e del Senato americano.E Salvini? “Io non sono soltanto un conservatore tradizionalista, io sono anche un liberale, un libertario”, avrebbe confidato a uno dei suoi interlocutori privilegiati, quasi a voler prendere le distanze dall’evento cui prenderà parte la Meloni.

 Sia come sia Salvini ricomincia da quel verbo “rivedere” che significa appunto far saltare, non condividere, quei due profili che gli azzurri e il partito di Giorgia Meloni hanno indicato per le due caselle del Mezzogiorno, vale a dire Puglia e Campania.

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