Emilia Romagna, sfida finale: chi vince può stravolgere tutto

Il libro dei sogni del governatore uscente prevede un aumento ulteriore del “Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, già ora il più consistente d’Italia”. Bonaccini, poi, rivendica di aver istituito per primo una legge sui caregiver e promette di “sostenere con più forza le migliaia di figli, mogli, mariti, genitori e amici che si prendono cura e assistono anziani e disabili gravi o gravissimi”. In agenda c’è spazio anche per un nuovo Piano Casa“come da troppi decenni non se ne sono più visti nel nostro Paese”. E ancora: “Impegneremo il prossimo triennio a trasformare radicalmente i Centri per l’Impiego per garantire servizi di standard europeo”. Un ulteriore passo avanti viene annunciato “con la realizzazione delle Case della salute e degli Ospedali di comunità”, ma anche con “l’apertura di nuovi servizi per l’infanzia in Appennino perché è essenziale che le giovani coppie restino o tornino a vivere in montagna”. Il quarto pilastro riguarda “la sostenibilità”. La sfida di Bonaccini è molto chiara: “Vogliamo essere regione capofila nel cogliere gli obiettivi indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e quelli del Green New Deal della Commissione Europa, prevedendo la neutralità climatica entro il 2050 e il passaggio al 100% di energie rinnovabili entro il 2035”. In campo ambientale le promesse sono tante e ambiziose: avere “quattro milioni e mezzo di alberi in più” e raggiungere l’obiettivo del 100% di rifiuti riciclati.

IL GIORNALE

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