Legge elettorale, il giorno del confronto con le opposizioni


Brescia spiega: “La maggioranza ha raggiunto un ampio consenso, ora è giusto ascoltare le opposizioni. Per il Movimento 5Stelle, il traguardo di presentare un testo condiviso per una buona legge elettorale è vicino”. Vicino significa subito dopo le ferie natalizie, a gennaio.
Ma sembra una speranza. I nodi sono ancora tanti, e adesso si intrecciano con l’incognita del referendum sul taglio dei parlamentari per il quale sono state raccolte le firme necessarie. Aumentano i sospetti che qualche partito sarà tentato di fare melina, così da votare prima che siano ridotti i seggi e ancora con il Rosatellum.

Dal Pd di rallentamenti non vogliono sentire parlare. Il dem Dario Parrini assicura: “La riforma va fatta. E va depositato un disegno di legge in tempi rapidi. Speriamo che dalle opposizioni ci sia una risposta costruttiva”. Parrini  oggi sarà negli scranni di maggioranza insieme con Anna Macina (5S), Marco Di Maio (Italia Viva) Federico Fornaro (Leu) e Gianclaudio Bressa (Autonomia)  ad attendere i rappresentanti delle opposizioni.  La legge neo proporzionale che di più piace ai Democratici (e anche ai grillini), ma che per ora ha il veto di Italia Viva, è quella ribattezzata Senatellum (così preferiscono chiamarla e non spagnolo, visto che per quanto riguarda la distribuzione dei seggi tra le liste il meccanismo è quello usato per il Senato fino al 1992 e nella quota proporzionale del Rosatellum sempre per Palazzo Madama) . L’altro modello è un proporzionale con lo sbarramento al 5%, su cui c’è la contrarietà di Leu, mentre sta bene a Pd, M5S, a Italia Viva.
Cantiere tutto aperto. Molti i retro pensieri, come quello di partire da una soglia del 5% per poi arrivare comunque al 3%. Il centrodestra è in alto mare e aspetta di fissare una riunione ad hoc dopo l’incontro da Brescia. Si vedranno i giallo-rossi per tirare le fila.

REP.IT

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