Legge elettorale, il giorno del confronto con le opposizioni

di GIOVANNA CASADIO

“Sulla legge elettorale per ora siamo all’aperitivo”. Il forzista Francesco Sisto ha risposto alla chiamata del presidente della commissione Affari costituzionali, il grillino Giuseppe Brescia. Andrà con la capogruppo di Forza Italia, Maria Stella Gelmini oggi all’incontro nell’ufficio di Brescia a Montecitorio. Dice: “Andiamo solo ad ascoltare, anche perché noi puntiamo a una proposta unitaria del centrodestra con Salvini e Meloni”.
L’invito di Brescia è alquanto insolito: gli ospiti dell’opposizione saranno accolti una delegazione per volta, e conferiranno con gli sherpa della maggioranza giallo-rossa che da mesi ormai cercano di trovare una strada per cambiare le attuali regole (il Rosatellum) con cui gli italiani vanno a votare.
I forzisti saranno ultimi: alle 17,30. I leghisti saranno capitanati da Roberto Calderoli – autore del fu-Porcellum e “mente” del  referendum per l’ipermaggioritario su cui la Consulta deve pronunciarsi a metà gennaio – e apriranno  la sfilata: sono attesi alle 10. Subito dopo, intorno alle 11, Fratelli d’Italia. L’idea di Brescia è stata: andiamo al sodo e vediamo le carte di ciascuno.

Sul tavolo comunque le opposizioni si troveranno già i due modelli elettorali su cui tra i giallo-rossi si è acceso il dibattito. Entrambi proporzionali, con differente calcolo delle soglie per accedere ai seggi parlamentari: o con uno sbarramento al 5% oppure con uno sbarramento cosiddetto implicito, perché  definito dalla grandezza della circoscrizione elettorale, all’uso spagnolo.

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