La patente e la carta d’identità arrivano sullo smartphone: l’addio definitivo al portafoglio

di Federico Cella

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Una rivoluzione chiamata 5G

Una prima conseguenza sarà la ancora maggiore diffusione di batterie esterne per il proprio telefono. Perché farsi trovare con lo smartphone scarico non sarà più un’opzione. In occasione dello Snapdragon Tech Summit tenuto nei giorni scorsi da Qualcomm nella surreale cornice di Maui, isola delle Hawaii, il principale produttore di chip al mondo ha confermato la possibilità di utilizzare il proprio telefono come carta d’identità, patente e passaporto. L’addio definitivo al portafogli, già spogliato della carta di credito e non solo, è stato annunciato dall’azienda di San Diego (California) insieme a Google: il nuovo servizio sarà infatti disponibile con l’arrivo di Android R, probabilmente chiamato Android 11, il nuovo sistema operativo mobile di Big G che verrà annunciato il prossimo maggio in occasione dell’annuale evento I/O dell’azienda di Mountain View, e quindi sarà disponibile dall’autunno del 2020. Non si tratta di una novità assoluta, perché tracce erano già state “intraviste” a marzo di quest’anno tra i file che compongono l’attuale versione di Android.
La conferma è arrivata mercoledì, durante uno dei keynote di Qualcomm tra le caratteristiche che si troveranno a bordo del nuovo chip mobile – lo Snapdragon 865, chiamato amichevolmente per tutto l’evento “la bestia” – che l’azienda mette a disposizione dei produttori di smartphone che non hanno soluzioni interne per il cuore dei propri telefoni (dunque essenzialmente tutti tranne Apple e Huawei). La possibilità di utilizzare lo smartphone come documento identificativo quando si è alla guida, in aeroporto o in qualunque occasione dove viene richiesto, sarà quindi un’opzione inizialmente destinata ai soli cosiddetti telefoni top di gamma, quelli appunto con a bordo la nuova piattaforma di Qualcomm. Che ovviamente è del tutto declinata sullo sfruttare la connettività 5G, la rivoluzione nel mondo della mobilità che prenderà forma concreta solo dal 2020. «Entro la fine del prossimo anno abbiamo previsto ci saranno almeno 2 milioni di sottoscrizioni ai nuovi piani tariffari, per arrivare a 2,8 miliardi di persone connesse in 5G entro il 2025», ha spiegato Cristiano Amon, il manager brasiliano presidente di Qualcomm. «Siamo di fronte alla più veloce transizione che abbiamo potuto vedere in questi anni di connettività wireless». Il 5G affiancherà l’attuale 4G e le due tecnologie coesisteranno, con i nuovi smartphone con modem 5G che potranno connettersi a entrambe. «Possiamo dire che i migliori telefoni 4G del 2020 saranno dei telefoni 5G». Con Apple a rincorrere, tutti i nuovi smartphone top di gamma dell’anno nuovo saranno pronti per la connettività di nuova generazione.

Ma come funzionerà la digitalizzazione dei documenti di identità? Chi potrà usarla e da quando?

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