Casini spodesta Luigino dalla Farnesina e libera due oppositori al regime di Maduro

De Grazia era stato ferito durante l’assalto delle forze speciali all’Assemblea nazionale. Il regime di Maduro li accusava di «tentativo di colpo di Stato e incitamento all’insurrezione» e li voleva in galera. Situazione complicata. Per salvarli Casini ha usato le armi della diplomazia: gambe in spalle, un lungo viaggio, l’arte della mediazione, i contatti internazionali, la capacità di far contare il peso dell’Italia. A Caracas ha pure incontrato il suo «omologo», il ministro degli Esteri Jorge Arreaza e ha visto la comunità italiana. Roma può tornare ad avere un ruolo in Sudamerica e ora qualcuno considera Pierferdy, l’usato sicuro, in buona posizione per il Quirinale.

Lui adesso sceglie il profilo basso. «Un piccolo contributo – le sue parole appena sbarcato a Fiumicino – alla riapertura del dialogo. La mia missione aveva uno scopo umanitario, adesso mi batterò per altri oppositori che sono in prigione senza nemmeno un processo. In questi giorni ho girato un po’ il Paese, il quadro è davvero triste». Magallanes e De Grazia sono stati accolti a Roma da una telefonata di benvenuto di Sergio Mattarella. Silvio Berlusconi si congratula con Casini: «Ha compiuto un gesto concreto di solidarietà all’opposizione, in stridente contrasto con le ambiguità sul Venezuela del nostro governo e il sostanziale appoggio a Maduro del ministro degli Esteri Di Maio, unico in Occidente a non condannare una spietata dittatura comunista, il contrario del nostro sistema liberale basato sui diritti umani».

IL GIORNALE

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.