Autostrade, omessi lavori su altri cinque viadotti: “Si rischiano cedimenti improvvisi”

Tommaso Fregatti

GENOVA. Da una parte Autostrade anche dopo il crollo del ponte Morandi e la morte di 43 persone «ha omesso di svolgere lavori necessari a garantire la sicurezza su almeno cinque viadotti in Liguria tra cui il Fado (uno dei due chiusi lunedì sull’A26, ndr) che non è mai stato valutato negli ultimi anni»; dall’altra Spea, società gemella di Autostrade che controlla la rete, «che ha falsificato le relazioni di sicurezza su almeno altri quattro ponti». Viadotto crollato sulla Torino-Savona: il video della voragine

La Procura di Genova ha così aperto due nuovi filoni di inchiesta sulle condizioni dei viadotti dopo il caso dell’A26. I fascicoli – al momento a carico di ignoti – sono in mano al sostituto procuratore Walter Cotugno. E contengono precise contestazioni. La prima sui mancati interventi effettuati su cinque viadotti: Bisagno e Veilino (A12), Letimbro (A10), Fado e Pecetti (sull’A26, chiusi poi parzialmente riaperti con un bypass). Il reato ipotizzato è quello di “omissioni di lavori che provocano rovina”. A questa contestazione il pm è arrivato dopo l’analisi dei periti della Procura che nei vari sopralluoghi hanno evidenziato come gli stessi presentino «pericoli imminenti e gravi di rovina» con elevata corrosione del cemento.

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