Nuovo piano antievasione: incentivi e spese detraibili, ma pene più severe

di Mario Sensini

Bastone e carota. Incentivi per l’uso della moneta elettronica, e pene più severe per chi non paga le tasse. Alla disperata ricerca di fondi per evitare l’aumento dell’Iva e rimettere in moto l’economia, il governo studia un nuovo piano contro l’evasione fiscale. Un mostro che mangia allo Stato più di 100 miliardi l’anno, e che il governo vuole sconfiggere giocando tutto sulla “tracciabilità” dei pagamenti. Arrivando anche a considerare la possibilità di portare in detrazione dai redditi le spese per alcuni servizi che oggi difficilmente vengono fatturate regolarmente, come quelli per la manutenzione della casa.

Commissioni azzerate

Il piano prevede innanzitutto incentivi per gli acquisti fatti con bancomat e carte di credito. Si punta ad azzerare la commissione a carico dei commercianti per le spese fino a 5 euro, e a ridurla notevolmente per quelle fino a 25 euro. E potrebbe esserci anche un mini sconto fiscale, a favore questa volta degli acquirenti, quando pagano con le carte elettroniche. Per favorirne la diffusione il governo sta studiando, insieme al Poligrafico, il modo di collegare ai conti bancari o postali le attuali carte d’identità elettroniche, che già inglobano tessera sanitaria, codice fiscale, e che presto potrebbero “ospitare” anche la patente e altre funzioni elettroniche.

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