Totoministri, il M5s a caccia di riconferme

Aleggia nelle trattative il nome di Alessandro Di Battista, che qualcuno vorrebbe agli Affari europei, ma il Pd non sarebbe per nulla favorevole. Allo stato di ministeri il Pd ne avrebbe sette. Tra i più importanti quelli dello Sviluppo economico (ballottaggio tra la vicesegretaria Paola De Micheli e Graziano Delrio più defilato Maurizio Martina) e del Lavoro (Delrio o Teresa Bellanova) ma il M5s non vorrebbe perderli entrambi e propone per il Lavoro Laura Castelli o Stefano Buffagni suggerendo uno scambio con l’Istruzione che passerebbe al Pd (Anna Ascani o Marina Sereni). Il Pd avrebbe la Difesa, e in pole position c’è Lorenzo Guerini, e l’Agricoltura, dove è favoritissimo un ex come Maurizio Martina.

Al partito democratico andrebbe anche il ministero degli Affari europei (Lia Quartapelle più che lo zingarettiano Gian Paolo Manzella), i Rapporti con il Parlamento (Ettore Rosato) e la Famiglia (Debora Serracchiani o Anna Ascani). Sarebbero dunque renziani Lavoro, Rapporti con il Parlamento e (forse) Famiglia. A LeU (che voleva la Giustizia per Grasso, ma è stata respinta) andrebbe un ministero, probabilmente quello degli Affari regionali con Roberto Speranza. Dulcis in fundo la scelta del candidato italiano per la nomina a commissario europeo, che il Pd rivendica (ma M5s non cederà facilmente). I nomi che al Nazareno si fanno sono quelli dell’ex premier Paolo Gentiloni e dell’europarlamentare Roberto Gualtieri.

QN.NET

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