Aut-aut di Mattarella: senza accordo governo elettorale in campo stasera

Brutto spettacolo
Per completare tutto questo percorso, il Quirinale non metterà alcuna fretta; addirittura, qualora a Conte servissero alcuni giorni in più, lassù nessuno solleverà obiezioni. Ragionevolmente verrà concessa una settimana di tempo, anche allo scopo di marcare meglio la fine della parentesi giallo-verde e l’inizio della stagione giallo-rossa. Del resto, una volta imboccata l’uscita dalla crisi, non c’è più motivo di correre al galoppo. L’importante, agli occhi di Mattarella, è che stavolta Conte possa esercitare fino in fondo il suo ruolo. E che dai partiti della maggioranza gli venga consentito di esercitarlo. Il che, fino a ieri mattina, non era affatto scontato. Anzi, sembrava che la trattativa tra Cinque stelle e Pd fosse sul punto di incagliarsi sui vice-premier. Dire che il capo dello Stato ne abbia provato sconcerto, è un eufemismo. Non perché Mattarella faccia il tifo per un Conte-bis (chi lo frequenta segnala semmai un certo distacco presidenziale, quasi ai confini dello scetticismo, rispetto al “ribaltone” in atto), ma per lo spettacolo poco nobile offerto al paese. L’avidità per le poltrone dimostra che alcuni protagonisti non hanno imparato nulla. Altri se ne sono andati addirittura al mare durante il week-end, lasciando l’Italia a macerarsi nell’incertezza.

In caso di rottura
Escluso che Mattarella, per come è fatto, possa approvare comportamenti del genere. Anzi, se si dà retta a una fonte autorevole che componeva la delegazione del Gruppo misto, ricevuta ieri pomeriggio nell’ambito delle consultazioni, il presidente ha manifestato apertamente delusione e rammarico. Durante quel colloquio ha pure anticipato che, se oggi Cinque stelle e Dem non sapranno trovare un accordo, si guarderà bene dal concedere dilazioni. E già stasera metterà in campo il governo di garanzia che ci porterà alle urne.

LA STAMPA

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