Cacciari stronca l’asse giallo-rosso. “Manovra di Palazzo indecente”

di FRANCESCO GHIDETTI

Roma, 25 agosto 2019 – “L’accordo è una manovra di Palazzo indecente. E lo dice uno che in tempi non sospetti suggeriva al Pd di guardare con attenzione ai 5 Stelle, al loro elettorato. L’alleanza con la Lega non può durare, notavo. Programmi e modo di sentire la politica troppo diversi. La risposta: lasci perdere, professore, i pentastellati sono uguali alla Lega, populisti e basta. Guardi ora che cosa succede…”. Come suo costume, Massimo Cacciari, intellettuale imprestato alla politica, già deputato del Pci, sindaco di Venezia, docente di filosofia, editorialista e molto altro, non la manda a dire. Non è una novità, diciamo.

Professore, Luigi Di Maio tiene aperti i due forni.
“Ma certo, è evidente. Però, mi permetta di correggerla. Non è che il doppio forno sia appannaggio del capo politico dei Cinquestelle, ma di tutto il Movimento. Siamo chiari: i deputati grillini non vogliono andare a casa. E i dirigenti ne sono consapevoli. Quindi, il doppio forno è di tutti”.

Insomma, non è più favorevole a un accordo coi Cinquestelle.
“Provo a spiegarmi. Trovo surreale che, dopo aver sparato a palle incatenate per anni, essersi insultati, essersene dette di tutti i colori, adesso Pd e 5 Stelle cerchino accordi senza aver fatto un minimo di autocritica. Non erano dei populisti terribili? E allora perché tentare un governo assieme? Qualche passo per fare in modo che non appaia una manovra di Palazzo mi parrebbe opportuno”.

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