Governo accattone

Il governo del cambiamento in effetti sta cambiando la procedura con cui impostare i bilanci. Il nuovo metodo è quello di rovistare nel cestino dei rifiuti per riciclare avanzi (di cassa) raccattati qui e là: giovedì avevano annunciato un miliardo saltato fuori dalla Cassa Depositi e Prestiti, ieri un altro miliardo trovato nelle cantine della Banca d’Italia e perfino uno dal maxi-risarcimento concordato con il gruppo Gucci. Ma ancora non bastano, per cui la ricerca continua, un po’ come i ragazzi che frugano la casa a caccia di monetine per mettere insieme il necessario a pagare pizza e birra con gli amici. Non c’è un’idea, non un piano, e a quanto pare neppure un accordo tra Salvini e Di Maio per provare a metterne su uno in quattro e quattr’otto. Anzi, mentre Di Maio e Conte rivoltano tasche e cassetti per fare quadrare i conti, il leader della Lega annuncia di voler spendere ancor di più (flat tax subito), pena la caduta del governo.

A questo punto penso che l’Italia di fatto sia già commissariata, nel senso che ciò che il governo dice e fa è del tutto irrilevante per il resto dell’Europa stante l’inaffidabilità e l’incapacità dimostrate dai nostri rappresentanti. Comunque andrà a finire, è andata male. E lo dico senza alcun compiacimento.

IL GIORNALE

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