Salvini propone di tassare le cassette di sicurezza

amedeo la mattina, Francesca Schianchi roma

Ora Matteo Salvini vuole tassare le cassette di sicurezza per fare cassa. Vedremo se farà questa proposta al vertice economico di questa mattina dopo quello più politico di lunedì notte a Palazzo Chigi. Un incontro che ha ridato fiato al governo, scongiurando elezioni a settembre. E ha incanalato una serrata trattativa con l’Europa. Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono d’accordo con il premier Giuseppe Conte che bisogna agire per evitare la procedura d’infrazione e hanno confermato la volontà di portare avanti la legislatura purché nella prossima manovra economica ci sia una reale riforma fiscale e l’abbassamento delle tasse. Questo è un tema che verrà subito discusso anche entro l’estate, come vuole la Lega. Nello stesso giorno al Senato il Carroccio ha ritirato gli emendamenti contro il salario minimo chiesto dai 5 Stelle. Dopo lo scontro violentissimo della campagna elettorale, gli alleati provano a venirsi incontro ma come scongiurare che il 9 luglio l’Ecofin cali la scure sul nostro debito pubblico non è stato ancora scritto nulla nero su bianco. Al vertice Salvini e Di Maio si sono impuntati nell’escludere una classica manovra correttiva: niente tagli alla spesa, nuove tasse e aumento dell’Iva; non si tocca né Quota 100 né il Reddito di cittadinanza. Semmai i risparmi che deriveranno da questi due provvedimenti verranno tutti impiegato a ridurre il debito. Basteranno a bloccare la procedura d’infrazione? «Se i nostri interlocutori europei fossero in buona fede – spiega il leghista Claudio Borghi – potrebbe bastare, ma ho l’impressione che invece vogliano umiliarci e vederci inginocchiati». In aula alla Camera il presidente della Commissione Bilancio ha detto al ministro Tria di presentarsi «in piedi, a testa alta davanti a queste persone».

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