Salvini accerchiato non stressa e chiede un riequilibrio nel governo

Non stressa una situazione già parecchio confusa e che solo oggi ha visto qualche schiarita. Matteo Salvini in mattinata riceve una telefonata “lunga e costruttiva”, così viene definita da entrambe le parti, da Luigi Di Maio. È un primo passo verso la tregua del dopo voto, anche se dal Carroccio sottolineano che i toni offensivi utilizzati dal capo M5s nell’ultimo mese di campagna elettorale non sono stati dimenticati. Poco dopo il colloquio, il vicepremier grillino sale al Colle per parlare con i Capo dello Stato, lo stesso ha fatto il premier Giuseppe Conte. La Lega viene accerchiata nel nome della responsabilità e della continuità.

Così Salvini non forza la mano. Anzi, “in una coppia – dice – per andare avanti bisogna essere in due. Io voglio andare avanti con questo governo. La mia parola vale più di mille sondaggi e mille parlamentari”. Conte si raccomanda con entrambi affinché venga trovata un’intesa sullo Sblocca cantieri e il leader leghista raccoglie di buon grado l’invito: “Mi raccomando, mi raccomando me lo diceva anche la mia mamma, è un invito ad andare d’accordo”.

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