Dalla bozza del decreto “sblocca cantieri” salta il condono

paolo baroni roma

Non c’è nessuna traccia del condono su cui l’altra notte hanno litigato Lega e 5 Stelle, e resta la soglia del 30% sulle opere da dare in subappalto, la cui cancellazione o modifica aveva messo in grande allarme sindacati, spuntano norme sulla semplificazione degli interventi nelle zone sismiche ed una nuova autorità per il controllo delle dighe, misure sulle concessioni autostradali e viene decretata la fine del progetto Seimila campanili stornando i fondi residui su altri progetti: alla vigilia del Consiglio dei ministri che dovrebbe vararlo arriva la bozza (finale?) del decreto Sblocca cantieri. In tutto sono 5 articoli per un totale di 23 pagine, intitolate “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali”. I cinque articoli riguardano innanzitutto le modifiche al Codice dei contratti pubblici alleggerendo e semplificando molti passaggi ed allentando in molti casi la presa dell’Anac, l’Autorità anticorruzione. Poi sono previste disposizioni sulle procedure di affidamento in caso di crisi di impresa per sbloccare le opere finite su un binario morto, si prevede poi l’istituzione di uno o più commissari oltre a nominare un commissario ad hoc per la gestione delle strade siciliane, e viene istituita l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle dighe.

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