M5S, i soldi dei tagli degli stipendi ad un comitato. Il conto corrente intestato a Di Maio e capigruppo

ROMA – Il Movimento Cinque Stelle mette in piedi un “Comitato per i rimborsi e le restituzioni dei portavoce”. Uno strumento nuovo che i due capigruppo Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva definiscono sul blog a Cinque stelle un modo per poter “verificare puntualmente i versamenti fatti per evitare il ripetersi di situazioni spiacevoli come quelle scoperte dalle Iene poco più di un anno fa”.

I grillini, infatti, fin dal primo giorno che hanno messo piede in Parlamento sono alle prese con scontrini e fatture, “evasori” e “smemorati” che cercano di tenersi tutto lo stipendio.mentre il mantra è “noi ci tagliamo lo stipendio” e lo restituiamo. Una propaganda “sporcata” da chi non versa. Ultima, ma non ultima, Giulia Sarti al centro di feroci polemiche in questi giorni. 

L’attività dei grillini è sfociata periodicamente in una manifestazione pubblica con un grande striscione a forma di assegno con bene in vista il denaro restituito. Soldi che sono finiti nel grande calderone di un fondo del ministero dell’Economia che finanzia le piccole e medie imprese. Ma la “riforma” pensata ai piani alti del Movimento cancellerà proprio questo happening periodico. I due capigruppo annunciano infatti che “per poter diversificare le nostre azioni in maniera efficace abbiamo deciso di avere un unico ‘contenitore’ degli extrastipendi (un conto intermedio), ma soprattutto vogliamo coinvolgere i nostri iscritti in queste decisioni. Anziché un’unica restituzione per un’unica iniziativa, potremo destinare i soldi restituiti ai cittadini a più iniziative sui territori e nelle regioni che decideranno gli iscritti! Ed è per questo che i prossimi destinatari saranno decisi attraverso la piattaforma Rousseau con un voto online”.

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