Spread a 290, BTp decennale al 3%. Per Piazza Affari settimana in rosso

Se le Bper sono balzate dell’8,8%, le Unipol (-5,4%) sono state colpite dai realizzi (+13% la performance da inizio anno a ieri) e dal giudizio degli operatori su un incasso ai minimi delle attese dalla cessione delle attività bancarie. Giù del 3,2% Unipolsai. Tra i peggiori Telecom Italia(-3,2%) con tutto il settore tlc. Giù anche Ubi (-4,3%) dopo la trimestrale e con uno spread in netta risalita a 289 punti base a causa sia del BTp 10 anni tornato a un soffio dal 3% sia di un Bund nel mirino degli acquisti (0,09% il rendimento) viste le sbandate degli asset più rischiosi. In controtendenza Unicredit.

Wall Street in rosso, per Trump «divario notevole» con Cina
Wall Street
è in discesa e potrebbe chiudere la prima settimana di flessione dopo sei consecutive in positivo. Il rischio di una nuova escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina spengono infatti l’entusiasmo dei mercati, dopo che il presidente Donald Trump ha parlato di un «divario notevole» con Pechino anche se non è chiaro se si tratta di tattica o di un reale deteriorarsi dei rapporti. A questa situazione si aggiungono i rinnovati timori di un rallentamento dell’economia globale dopo le nuove stime Ue e i dati sulla produzione industriale italiana di dicembre (-0,8% su mese, -5,5% su anno).
A fugare i dubbi non sono dunque bastati alcuni dati macro positivi (il surplus commerciale della Germania è stato migliore delle aspettative, ma in rialzo modesto, mentre in Francia la produzione industriale è cresciuta più delle stime e il settore privato ha creato 16.200 nuovi posti di lavoro) .

Bper, mercato promuove doppia mossa con Unipol su banca e Npl

Nuovo ko Fca. Milano resta la migliore del 2019
Il nuovo tonfo del settore auto ha spinto Fiat Chrysler sotto 13 euro(-2,9%), minimi dal 4 gennaio dopo il -12,2% della vigilia, accompagnato dal -3,2% di Pirelli e dal -3% di Brembo. Finale piatto per Cnh Industrial (+0,04%) che si era invece distinta nella mattinata ancora sotto l’effetto dei conti trimestrali diffusi ieri. In controtendenza Mediobanca(+0,4%) e Poste Italiane(+0,3%). Nell’intera settimana Piazza Affari è arretrata dell’1,1% ma ha mantenuto un saldo positivo da inizio anno (+5,6%) e la performance migliore del 2019 rispetto agli altri listini europei(+5,1% Londra, +4,9% Parigi, +3,7% Madrid, +3,3% Francoforte). Nella giornata odierna, Francoforte è stata piegata dai cali di Thyssenkruppo e dell’auto (-2,7% Continental, -2,5% Daimler, -2,4% Bmw), ma anche dalle flessioni di Deutsche Bank dopo nuove indiscrezioni riguardanti il caso Danske Bank. Nuovo ko (-12,5%) per Wirecard dopo le perquisizioni della polizia di Singapore presso la sede locale del gruppo finito al centro di numerose indiscrezioni su presunte irregolarità nei contratti siglati nel Paese asiatico. A Parigi (-0,48%) giù il comparto auto (-5,3% Valeo, -2,5% Michelin). Giu’ del 4,5% Air France-Klm. Giù Londra(-0,3%).

Spread BTp/Bund chiude sotto 290. Decennale rende il 3%
Chiusura in netto rialzo per lo spread BTp/Bund. Dopo il rialzo di ieri, seguito al taglio della Commissione sulle previsioni di crescita per l’Italia, il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano (Isin IT0005340929) e il titolo tedesco di pari durata, che aveva aperto in area 283 punti base, si e’ allargato sensibilmente e ha chiuso a 289 punti base. Netto rialzo anche per il rendimento del BTp decennale: dopo aver toccato la soglia del 3% ai massimi dallo scorso 12 dicembre, il rendimento del BTp decennale benchmark ha segnato l’ultima posizione al 2,98%, dal 2,94% segnato ieri.

Si rafforza il dollaro, euro scivola verso 1,13
La seduta è stata dominata da un apprezzamento generalizzato del dollaro, complici anche i dati migliori del previsto sul fronte commerciale diffusi ieri negli Stati Uniti. Il cambio euro/dollaro è così tornato in prossimità dei minimi dell’anno verso 1,13, la soglia che agisce da supporto prima di quella successiva, molto più in basso (1,122). Euro/dollaro a 1,1321 (minimi da tre settimane) da 1,1338 di ieri. Dollaro/yen a 109,71, sterlina/dollaro a 1,2930. Piatto il prezzo del petrolio a 52,6 dollari al barile nel Wti aprile e a 61,66 dollari al barile nel Brent aprile.

Pil del IV trimestre in Europa e Brexit i temi della prossima settimana
Per la prossima settimana, il calendario macroeconomico prevede la pubblicazione del Pil dell’eurozona, del Giappone e del Regno Unito del IV trimestre 2018 e i dati sull’inflazione statunitense. Passaggio importante alla Camera dei Comuni per la premier inglese May e il suo piano alternativo per la Brexit. Infine proseguiranno le trimestrali in Europa con Commerzbank, Allianz, Renault e Kering sotto i riflettori sugli altri listini, mentre Eni, Pirelli e Recordati saranno i principali gruppi a emettere i risultati a Piazza Affari.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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