Archive for Aprile, 2020

Coronavirus, il report che ha convinto Conte a frenare la fase 2: “Con riapertura totale 151mila malati in terapia intensiva”

martedì, Aprile 28th, 2020

di EMANUELE LAURIA

Riaprire le scuole, al momento, “innescherebbe una nuova e rapida crescita dell’epidemia”. Più precisamente: il ritorno di alunni e studenti tra i banchi “potrebbe portare allo sforamento del numero di posti letto in terapia intensiva attualmente disponibili a livello nazionale”. L’allarme è stato messo nero su bianco dal Comitato tecnico scientifico sull’emergenza Covid-19: un report che ha spinto il premier Giuseppe Conte a sancire una riapertura graduale delle attività e il rinvio delle lezioni scolastiche a settembre.

Coronavirus, il report che ha convinto Conte a frenare la fase 2: "Con riapertura totale 151mila malati in terapia intensiva"


Gli esperti del Comitato hanno pubblicato una tabella in cui si evidenziano i rischi collegati alla ripartenza di ogni singola attività. La situazione-limite: se tutti i comparti avessero subito via libera, senza telelavoro e con le scuole aperte, il rischio sarebbe quello di avere la necessità di 151 mila posti di terapia intensiva già a giugno e un numero di ricoveri, a fine anno, pari a 430.866. “Lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto”, avvertono i tecnici del comitato.

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Fase 2, sì al cibo d’asporto dal 4 maggio: Conte non cambia linea (e smentisce Patuanelli)

martedì, Aprile 28th, 2020

di Fiorenza Sarzanini

Fase 2, sì al cibo d'asporto dal 4 maggio:  Conte non cambia linea (e smentisce Patuanelli)

Dal 4 maggio 2020 i ristoranti rimarranno chiusi ma oltre al cibo a domicilio potranno preparare cibi da asporto. Lo prevede il Dpcm firmato dal presidente Giuseppe Conte e lo conferma Palazzo Chigi.
La confusione – che si aggiunge a quella sull’interpretazione di altre norme tuttora non chiare, in particolare quella sulle visite ai congiunti – era stata generata da un’intervista del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli che in tv aveva affermato «il cibo da asporto lo prevediamo in una fase successiva, dalla metà di maggio». Possibile che Patuanelli non abbia condiviso il decreto firmato dal premier? A P alazzo Chigi escludono che su questo aspetto ci sia una discussione in corso per eventuali correzioni.

CORRIERE.IT

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Nuovo ponte di Genova, posata l’ultima campata. Conte: «Da qui un modello per l’Italia che si rialza»

martedì, Aprile 28th, 2020

di Carlotta Lombardo

Nuovo ponte di Genova,  posata l'ultima campata. Conte: «Da qui un modello per l'Italia che si rialza»

«Oggi questo nastro d’acciaio finalmente riunisce le due parti della valle. Noi Genovesi abbiamo nel cuore e nella mente il ricordo della giornata del crollo, vicino alla pila 9, quella caduta, ci sarà un memoriale. Ci saranno le memorie delle persone e un segnale alle persone che andranno a vederlo che queste cose non ci saranno più. Abbiamo dimostrando che lavorando tutti insieme le cose belle si possono realizzare. Questo modello deve essere quello che costruisce il futuro dell’Italia, soprattutto ora che c’è il coronavirus e che stiamo dimostrando che ce la stiamo facendo». Sono le parole del sindaco di Genova e commissario alla ricostruzione del viadotto Polcevera Marco Bucci, all’arrivo in cantiere questa mattina dove è stata celebrata la posta dell’ultima porzione di impalcato del nuovo ponte di Genova che sostituirà il Morandi 313 dopo il primo getto delle fondamenta; 623 giorni dopo il crollo del 14 agosto del 2018, uccidendo 43 persone.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, per parlare si toglie la mascherina . «Sono sufficientemente lontano da tutti voi — precisa —. Il ponte è un messaggio straordinario per tutto il Paese, che sta vivendo un momento particolarmente difficile. E racchiude tanti significati, come il fatto di avere qui tutte le istituzioni del governo italiano. Spero che ogni saldatura e gettata del nuovo ponte possa rincuorare la mancanza delle persone morte nel crollo, a sapere che lo Stato c’è. È il simbolo che l’Italia può ripartire, nei tempi e modi nei quali si è impegnata. Insieme possiamo fare davvero tante cose, nonostante le tante difficoltà di quest’anno».

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Azzeccagarbugli senza arte né parte

martedì, Aprile 28th, 2020

Alessandro Sallusti

Si prova a ripartire, e che Dio ce la mandi buona. Conte, messo alle strette dalle categorie produttive e dagli amministratori locali ha deciso che si riapre da oggi, un po’ alla volta (per non darla vinta agli aperturisti) e senza fretta (per non scontentare gli scienziati rigoristi).

Tra scadenze, regole, divieti ed eccezioni c’è da perderci la testa. Se vuole essere sicuro di non incappare in qualche trasgressione, uno prima di uscire di casa è meglio che chiami l’avvocato, e lo stesso vale per chi, da oggi a fine maggio, dovrà riaprire un’attività, anche se voglio proprio vedere con milioni di persone in giro, più o meno autorizzate, come sarà possibile fare i controlli.

Si riapre ma anche no, perché decisioni chiare e nette questo governo non le ha mai prese per mancanza di competenza e coraggio. Se si può stare distanziati in fabbrica o in ufficio, perché non in spiaggia? Se si può circolare tra Torino e Novara, perché non tra Novara e Milano? Puoi andare a trovare la nonna a centinaia di chilometri di distanza ma non la fidanzata a mezz’ora di macchina. Dalla casa delle vacanze puoi tornare alla prima casa ma viceversa no. Puoi stare a distanza di un metro nel mezzanino del metrò ma non in chiesa. Che senso ha? Misteri della scienza e degli Azzeccagarbugli.

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Zingaretti: “Giugno è lontano per fare ripartire le attività. Aiuti presto agli italiani”

martedì, Aprile 28th, 2020

“Gli italiani hanno reagito alle regole indicate dal governo per il lockdown mostrando una maturità e un rigore straordinari; questo consegna al nostro Paese una forza immensa. Ora qualsiasi scelta sui tempi di riapertura deve essere orientata a limitare al massimo la recrudescenza di una diffusione che probabilmente ci sarà, ma che va tenuta sotto controllo, con il costante supporto della scienza. Mi permetto di suggerire al governo di affidarsi alle curve epidemiche per riavviare le attività di alcune categorie, come ristoranti, bar o, in generale, il commercio. Verificando anche la data del primo giugno che mi pare molto lontana”. Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, Nicola Zingaretti, segretario del Pd a proposito della fase 2 elaborata dal Governo per far ripartire il Paese.

A proposito delle parole del presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi sulla mancanza di un progetto osserva:

“Sin dal primo momento ho creduto nella necessità dell’ascolto di tutti, sia forze sociali che opposizione. Va detto, tuttavia, che mai si sono realizzate in Italia una serie di manovre in deficit come quelle messe in campo dall’attuale governo per sostenere non solo chi è entrato in cassa integrazione o non ha reddito, ma anche la ripresa delle attività industriali ed economiche. Parliamo di circa 750 miliardi”.

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Crollo del traffico aereo, ma l’Italia vola più degli altri Paesi Ue

martedì, Aprile 28th, 2020

di LUCIO CILLIS

ROMA – Male ma non malissimo come in Spagna e Germania. Nonostante tutto ci sono delle piccole buone notizie per il trasporto aereo italiano. Nella settimana tra il 13 e il 20 aprile scorso, il nostro Paese è riuscito a volare più dei partner europei. Secondo uno studio di Oag su dati Schedules Analyser, in Italia i voli previsti sono sì crollati rispetto alla stessa settimana del 2019, ma meno degli altri: la diminuzione, sia pur del 81,2%, è stata infatti inferiore rispetto alla Germania col 93,7% o alla Spagna (95,1%), dove le rispettive compagnie, comprese Lufthansa e Iberia, hanno messo a terra più aerei rispetto ai mesi passati.

Crollo del traffico aereo, ma l'Italia vola più degli altri Paesi Ue

Una progressione lenta che ci permette in queste ultime ore di avere sopra la testa una sostanziale tenuta del traffico vicina al 20% rispetto al 2019. Merito probabilmente di Alitalia che ha mantenuto attivi una ventina di velivoli per fare, in sostanza, due cose: riportare a casa i connazionali rimasti bloccati in giro per il mondo e rifornire di merci il Paese. Il momento peggiore per il nostro Paese si è palesato nella settimana precedente il 13 aprile quando il calo ha raggiunto il 92,2% per poi riposizionarsi all’81,2%.

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Coronavirus in Italia: al Centrosud pochi i nuovi positivi

martedì, Aprile 28th, 2020

La mappa aggiornata dei contagi in Italia Il testo del nuovo Dpcm

Il virus rallenta: “zero nuovi casi” in due regioni, Basilicata e Molise. E al Centrosud i nuovi positivi sono molto pochi: 216 nelle dodici regioni dall’Emilia (esclusa) in giù, 17 nelle sei con meno contagi. Nelle sei più vessate al Nord -Lombardia e Piemonte, Veneto e Bolzano, Liguria ed Emilia Romagna – i nuovi positivi sono 1.443.

I ricoverati nelle terapie intensive scendono per la prima volta da 40 giorni sotto la soglia dei duemila: sono 1.956, altri 53 in meno Crescono a ritmo più lento di sempre (+0,9%) ) i positivi totali, che ormai quasi toccano i duecentomila (+1.739 per un totale di 199.414); e diminuisce il numerodi  ricoverati con sintomi: -1.019, sono 20.353. I malati ufficiali (attualmente positivi) in Italia sono in tutto 105.813 (-290).

Papa Francesco: “Obbedienza a restrizioni perché la pandemia non torni”

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Primo maggio: Vasco, Zucchero, Nannini e i Bennato al Concertone in tv

martedì, Aprile 28th, 2020

di CARLO MORETTI

Ci saranno Vasco Rossi, Zucchero e Gianna Nannini. Il Concertone del Primo Maggio si sposta dalla piazza San Giovanni di Roma alla prima serata televisiva di Rai 3 e in contemporanea su Rai Radio2. Collegamenti dall’Auditorium Parco della Musica a Roma, dalla Terrazza Martini e dal Museo del 900 di Milano, da piazza Maggiore a Bologna: la musica torna nei teatri e per strada dopo tanti collegamenti degli artisti dalle camerette in questi giorni di lockdown. Di nuovo sul palco anche se rigorosamente senza pubblico.

“Saranno molte esibizioni di giorno, all’aperto, ma il concerto si fa soprattutto di sera, le luci e gli schermi fanno tanto per lo show” spiega l’organizzatore di iCompany Massimo Bonelli. Ci saranno anche Edoardo e Eugenio Bennato, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Francesco Gabbani, Le Vibrazioni, Alex Britti, Lo Stato Sociale, Irene Grandi, Francesca Michielin. Tra gli altri, si esibiranno anche gli emergenti Fulminacci e Leo Gassmann.

Un’edizione straordinaria che metterà in connessione una serie di piazze virtuali rigorosamente senza pubblico: la maggior parte delle performance si terranno nella sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, il resto in teatri e locali sparsi nella penisola, tutti in collegamento in diretta con il Teatro delle Vittorie a Roma, da dove il programma verrà condotto. Il Concertone sarà raccontato anche da RaiPlay e avrà un canale dedicato per la lingua dei segni per le persone non udenti.

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Colao: “Serve una rapida adozione della app per il tracciamento dei contatti”

martedì, Aprile 28th, 2020

di JAIME D’ALESSANDRO

ROMA – E’ stato detto a più riprese: la app Immuni, creata per tracciare la prossimità fra cittadini poi risultati positivi e isolare così le infezioni sul nascere, è solo uno degli strumenti che ci porteranno alla fase due. Ma è un tassello importante perché, se venisse scaricata volontariamente da almeno il 60 per cento della popolazione, permetterebbe di combattere la pandemia senza chiudere di nuovo il Paese.

stazione futuro riccardo luna

La battaglia segreta sull’app Immuni che ritarda la Fase 2

Peccato che della app, prevista a inizio maggio, si siano perse le tracce. Vittorio Colao, a capo della task force governativa sulla ripartenza, prova ora a forzare la mano e chiede una “rapida adozione della tecnologia per il contact tracing” nel primo rapporto consegnato nei giorni scorsi alla Presidenza del Consiglio.

Fa parte dei cinque ingredienti essenziali per far ripartire l’Italia: test per ricostruire le infezioni passate e tamponi per avere la fotografia istantanea dell’epidemia, mascherine per proteggersi e proteggere gli altri, app per tracciare i contatti di chi risulta positivo e scongiurare la comparsa di eventuali focolai, cure a domicilio.

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Gli aiuti per le imprese non arrivano Cronache dalla trincea della liquidità

martedì, Aprile 28th, 2020

di Ferruccio de Bortoli

La trincea della liquidità. Ovvero la faglia lungo la quale si misura lo stato d’animo di un Paese, il suo umore più profondo, le sue speranze di riscatto. «Con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco».

Era il 6 aprile. Il premier Giuseppe Conte, nel definire poderoso l’intervento a sostegno degli operatori economici travolti dall’emergenza sanitaria, prometteva che i soldi sarebbero arrivati subito, l’indomani. Il Decreto Liquidità (23/2020) è però andato in Gazzetta Ufficiale l’8 aprile. Ha dovuto attendere il via libera della Commissione europea arrivato il 13 aprile. La definizione dei rapporti tra banche, Sace, Fondo centrale di garanzia, è stata poi faticosamente completata. Tempi tecnici, accelerati al massimo, si assicura. Con buona volontà da parte di tutti.

Ma ancora oggi, passate tre settimane, la normalità dell’erogazione della liquidità alle aziende che, in economia, equivale all’ossigeno indispensabile per salvare le vite umane contagiate dal virus, è ancora lontana. Quella a garanzia Sace non è ancora disponibile. «Con l’esclusione di pochi istituti — denuncia Lando Sileoni, a capo della Fabi, il principale sindacato dei bancari — per il resto è un disastro. Il 70 per cento del sistema è ancora fermo in attesa della definizione delle procedure e dei rapporti tra le istituzioni coinvolte e dell’adattamento dei sistemi informatici interni. E il personale è soggetto a uno stress incredibile. Il cerino acceso del problema è stato messo, ancora una volta, in mano alle banche, con effetti negativi nel rapporto con la clientela». credito

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