Incendio Colli Aniene, ci sono i primi indagati. In Procura 40 ore di filmati

Massimiliano Gobbi e Augusto Parboni

Superbonus sotto accusa nelle indagini sull’incendio di Colli Aniene, il rogo che lo scorso 2 giugno ha coinvolto una palazzina di 7 piani in via Edoardo d’Onofrio provocando un morto e 16 feriti. Dopo aver ricevuto da parte dei vigili del fuoco 40 ore di registrazioni e una montagna di immagini riguardo al rogo scoppiato a Colli Aniene, la procura ha deciso di iscrivere i primi nomi sul registro degli indagati. Gli investigatori che hanno ricevuto la scorsa settimana la delega dalla procura, hanno infatti consegnato al procuratore aggiunto Giovanni Conzo una serie di informative contenenti, tra l’altro, materiale video e fotografico, che, dopo essere stato esaminato dagli inquirenti, hanno portato alla decisione di indagare i primi nomi sul «modello 21». Una scelta presa per poter svolgere nei prossimi giorni una serie di accertamenti tecnici.

Inviate le prime relazioni in procura, sul fronte delle indagini si continua a lavorare per capire da dove sia partito l’innesco, concentrando tutto il lavoro sul cantiere, in particolar modo nell’area del deposito dove si trovava gran parte dei materiali da utilizzare per completare i lavori del super bonus sulla palazzina.

La lente degli investigatori si sta soffermando proprio sul materiale usato per realizzare il cappotto termico al fine di stabilire il rispetto della certificazione dei pannelli in merito al grado di infiammabilità, la pericolosità del ponteggio andato in fiamme, ma soprattutto il punto di innesco, se interno o esterno della facciata. Dal comando dei vigili del fuoco di Roma e dal Nia, il nucleo investigativo anticendio, intanto, sono partiti tutti i rilievi sul materiale con «prove tecniche» che in questi giorni verranno analizzate presso il laboratorio dei vigili del fuoco di Capannelle.

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