Bimba morta in auto, la dimenticanza del papà e il ritrovamento della madre

Sarebbe stata dimenticata in auto dal papà, un carabiniere impiegato negli uffici della Direzione generale del Personale militare del ministero della Difesa, la bimba di un anno trovata senza vita oggi pomeriggio in un veicolo in via dei Fucilieri, in zona Cecchignola a Roma. Le indagini sono ancora in corso ma l’ipotesi più accreditata al momento – secondo l’agenzia Dire – sarebbe quella secondo cui l’uomo stamattina, andando a lavoro, si sarebbe recato direttamente in ufficio dimenticandosi di lasciare la figlioletta all’asilo aziendale, nella struttura adiacente. A ritrovare la piccola, infatti, è stata la madre recandosi al nido per riportarla a casa: le maestre le hanno detto che stamattina non era stata portata in asilo, così la donna si è avvicinata all’auto del marito, parcheggiata nelle vicinanze, e ha ritrovato la bimba priva di sensi all’interno. Al momento comunque gli inquirenti stanno ancora indagando per ricostruire la vicenda, con i genitori della piccola entrambi in stato di forte shock.

La piccola trovata morta potrebbe essere l’undicesima vittima in 25 anni della cosiddetta «Sindrome del bambino dimenticato» (‘Forgotten baby syndrome’). Una tragica Spoon River iniziata nel luglio 1998 a Catania, con la morte di Andrea, 2 anni, e proseguita poi nel tempo a Merate (Lecco), Teramo, Passignano sul Trasimeno (Perugia), Piacenza, Vicenza, Firenze, Arezzo, Pisa, San Piero a Grado (Pisa) e ancora Catania, nel settembre del 2019. Elena, Jacopo, Luca, Gioia, Tamara, Giorgia, età compresa tra gli 11 mesi e i due anni, vittime di ‘abbandoni’ involontari di mamme o papà andati al lavoro o tornati a casa convinti di averli invece portati all’asilo, dai nonni, dalla baby sitter. 

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