Riforma del Fisco, dalla Flat Tax per i giovani a tredicesima esentasse e superbollo: le novità che resistono (e quelle accantonate)

di Redazione Economia

La riforma del fisco entro l’estate

Addio al superbollo auto, sì alla flat tax per i professionisti under 35 e riforma dell’Irpef instradata. Il governo punta al primo via libera in Parlamento della legge delega sulla riforma fiscale entro l’estate. Nel mentre sono arrivati oltre 600 emendamenti al ddl dai partiti alla commissione Finanze della Camera. Con alcune proposte condivise tra le forze di maggioranza e l’esecutivo. Vediamo le misure che potrebbero sopravvivere all’iter.

Flat tax alle associazioni professionali di under 35

Si prevede nel testo l’estensione della flat tax alle associazioni professionali e società di professionisti composte da giovani. Il regime forfetario si applicherebbe anche alle associazioni professionali, alle società tra professionisti, alle società di persone e imprese familiari composte al massimo da tre professionisti under 35 anni. Realtà che abbiano dichiarato ricavi o percepito singolarmente compensi non superiori a 85 mila euro l’anno. Per questi soggetti la tassazione dovrebbe attestarsi quindi al 15%.

Addio al Superbollo

Si va verso l’addio al superbollo, il contributo dovuto dai possessori di auto di potenza superiore a 185 Kw. Una tassa che costa 20 euro per ogni Kw oltre i 185. Secondo i dati di Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, dalla sua introduzione il superbollo è costato circa 1,2 miliardi di euro agli automobilisti italiani.

Riduzione delle aliquote Irpef e Irap

Una delle principali misure della riforma fiscale a cui sta lavorando il governo riguarda la riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre su cui c’è accordo nelal maggioranza. Interventi previsti anche per Irap e Ires. Dice il vice ministro all’economia Maurizio Leo intervenendo al Festival dell’Economia di Trento:«Per l’Ires ad esempio, è prevista una norma specifica. Per l’Irap invece, si passerà ad una riduzione graduale, che si differenzierà in base al soggetto giuridico».

Più tempo per pagare le tasse e F24

Fra le proposte depositate anche la rateizzazione dell’acconto di novembre all’anno successivo e l’ampliamento nell’utilizzo dell’F24 come mezzo di pagamento unico di qualsiasi imposta, tassa o contributo ad Enti pubblici.

Tassa di laurea

Nella lista dei tagli dovrebbe rientrare anche la tassa sulla laurea, ovvero un contributo da versare al momento dell’immatricolazione e per l’iscrizione agli anni successivi al primo. Un’ imposta che ad oggi vale circa 1 milione di euro l’anno. Nell’esecutivo si discute anche sull’azzeramento delle micro-imposte per il rilascio dei diplomi, per gli esami di idoneità e per l’iscrizione a scuola. Tasse che valgono circa 44 milioni di euro.

Tasse giù sulla tredicesima

Il viceministro Leo ha parlato anche dell’ipotesi di ridurre le tasse sulla tredicesima per i lavoratori dipendenti. Non escludiamo, ha detto, di «pensare che una retribuzione straordinaria – è tutto da valutare in base alle risorse – come ad esempio la tredicesima» venga assoggettata «ad una tassazione più bassa per mettere più soldi nelle tasche degli italiani nell’ultimo mese dell’anno. È una cosa che già c’è nella delega, che dobbiamo sperimentare e vedere come costruirla».

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