Terzo polo, è guerra fredda. Calenda: «Così il partito unico non nasce». I renziani: «Ci ha detto basta Leopolda»

A questo punto il partito dell’ex premier fa sapere che «lo scioglimento di Italia viva e Azione sarà contestuale all’elezione del nuovo segretario nazionale — affermano i renziani —. Calenda ha chiesto a tutti i membri del comitato politico uscendo di fare dichiarazioni distensive e poi ha fatto il contrario, come sempre».

Dopo le botte da orbi, però, si è capito che i cocci potevano essere ricomposti quando Renzi aveva fatto sapere: «Si troverà una soluzione», anche perché, è sempre il Renzi-pensiero, «Carlo ha litigato da solo e ha fatto pace da solo». Calenda rincara ancora: «Se si vuole chiudere questa operazione, e siamo veramente ai tempi supplementari, smettetela di fare giochini. Fate pace con il cervello, volete fare un partito unico o volete tenere in vita tre partiti? Se volete tenere in vita tre partiti amici come prima e ognuno avanti per la sua strada».

Nel frattempo l’ex premier, che dal prossimo 3 maggio sarà il timoniere politico de Il Riformista, non aveva proprio spianato la strada per favorire un accordo. E nel pomeriggio aveva annunciato anche il nome del nuovo direttore del quotidiano: sarà Andrea Ruggieri, ex deputato di Forza Italia e nipote di Bruno Vespa, ma sopratutto fedelissimo di Berlusconi. «Voglio tranquillizzare chiunque abbia un dubbio: la mia presenza esclude tautologicamente che Il Riformista possa mai essere l’house organ del Terzo polo».

CORRIERE.IT

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