Voli di Stato, Tajani e Crosetto al top. E per Nordio tappa fissa a Treviso

di Antonio Fraschilla

ROMA – I ministri del governo Meloni sembrano preferire l’aereo di Stato ai voli di linea: non solo per partecipare a incontri all’estero, ma in alcuni casi anche per trasferte in territorio nazionale. I componenti del governo Meloni, con la presidente stessa che nei suoi viaggi si è portata al seguito le delegazioni più corpose e con molti esterni, nei primi tre mesi del loro incarico hanno utilizzato voli di Stato 39 volte: nello stesso iniziale arco di tempo più dei componenti dei governi Draghi, Conte II, Conte I e Renzi. Meno solo dei ministri del governo Gentiloni.

Per fare un raffronto, nei primi tre mesi del governo Draghi i voli di Stato dei ministri sono stati 20, nel governo Conte II 25, nel Conte I 11 e nel governo Renzi 15. Fuori quota solo il governo Gentiloni: nei primi tre mesi i suoi ministri hanno utilizzato 65 volte l’aereo di Stato e spesso anche per tratte nazionali ben coperte da aerei di linea.

Tornando al governo Meloni, la classifica dei ministri che hanno utilizzato di più aerei della flotta statale vede in testa il titolare degli Esteri Antonio Tajani (12 volte), seguito dal collega della Difesa Guido Crosetto (7) e poi dal ministro della Giustizia Carlo Nordio insieme a quello degli Interni Matteo Piantedosi (5 entrambi). E, ancora, segue il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto (4), quello dello Sviluppo economico Adolfo Urso (3) e poi i ministri Paolo Zangrillo, Matteo Salvini ed Elvira Calderone con un volo a testa da novembre a gennaio scorso.

Non mancano le curiosità. A esempio il ministro Nordio nei suoi voli anche all’estero fa quasi sempre scalo nell’aeroporto della sua città, Treviso. In due occasioni ha utilizzato voli di Stato per tratte interne: il 12 novembre per andare a Palermo alla cerimonia d’intitolazione a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino dell’aula bunker dell’Ucciardone e il 15 novembre per andare a Catanzaro (atterrando a Lamezia Terme) per partecipare all’inaugurazione della nuova sede della procura guidata da Nicola Gratteri: nel primo volo atterra a Treviso al ritorno, nel secondo parte invece da Treviso. Dal ministero della Giustizia sottolineano che il ministro ha avuto innalzati tutti i protocolli di sicurezza per la vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. Anche se non mancano comunque i voli di linea per Lamezia e Palermo. Come anche per Bari: il 4 novembre per la giornata dell’Unità nazionale il ministro della Difesa Crosetto ha utilizzato un volo di Stato per andare nel capoluogo pugliese. Mentre il ministro pugliese Raffaele Fitto il 21 novembre è partito con un volo di Stato da Brindisi per andare a Berlino e incontrare la ministra tedesca per gli Affari europei e il clima Anna Luhrmann. Davvero esigenze di Stato e sicurezza per voli anche interni o per destinazioni di capitali europee come Parigi, Berlino o Bruxelles molto coperte da voli di linea?

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