“Cercasi assistente, anzi schiavo”: il Diavolo vive nel mondo dell’arte

Simona Siri

NEW YORK. Una lista di richieste da far sembrare Miranda Priestly del Diavolo veste Prada come una signora alla mano, dalle poche pretese. Un tono da «tutto ci è dovuto» tipico di una certa fetta di popolazione, il famoso un per cento degli straricchi. Il senso dell’offerta di lavoro comparsa sul sito della NYFA New York Foundation for the Arts e diventata virale grazie a Emily Colucci, fondatrice del sito Filthy Dreams, un sito web che analizza arte, cultura e politica. Una famiglia di «mostri dell’arte», l’ha definita, citando la frase di Jenny Offill usata da Zadie Smith per descrivere Lydia Tar, il personaggio interpretato da Cate Blanchett nel suo ultimo film. Colucci, che all’inizio pensava fosse un annuncio parodia, ha salvato il tutto su un file pdf e l’ha reso pubblico, tanto da suscitare l’interesse del New York Times che l’ha subito definito «il peggior lavoro del mondo». Il titolo è quello di «assistente personale», ma in realtà quello che questa «famiglia di alto profilo nel mondo dell’arte» sta cercando è un tuttofare dai poteri miracolosi, visto la quantità di responsabilità che gli (o le) spetterebbe: occuparsi di tutti gli aspetti dei viaggi della famiglia, dal fare i bagagli, al tenere in ordine i passaporti e prenotare voli alberghi e spostamenti; mantenere computer e altri sistemi IT; postare sui canali social della famiglia; badare al figlio di quattro anni quando la nanny è già andata via; recuperare abiti e altri acquisti «da negozi di alta gamma»; coordinare le visite degli ospiti; mettere in ordine gli armadi; prenotare le visite mediche; rispondere al telefono. Ma anche: stare a casa per aspettare la consegna dei pacchi; preparare presentazioni in Power Point per i progetti personali e lavorativi della famiglia; coordinare le donne delle pulizie, il giardiniere, le tate e tutto il resto della servitù; prenotare i ristoranti; occuparsi dei cani ma anche gestire i loro dog walker; scrivere biglietti di auguri e di ringraziamento; portare e ritirare la lavanderia; girare in macchina per Manhattan e Brooklyn a fare consegne. Esperienza di giardinaggio così come la conoscenza del mondo della moda e dell’arte sono considerati dei plus. Lo stipendio (doverosamente dichiarato secondo una nuova legge dello stato di New York) è tra i 65 mila e i 95 mila dollari all’anno a seconda dell’esperienza. Diventato virale, l’annuncio ha scatenato la caccia per capire chi sia questa pretenziosa famiglia.

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