Siccità, dal Po al Garda, il Nord è già a secco. E scoppia la guerra dell’acqua

A Venezia canali in secca

A Venezia, causa luna e basse maree, sono in secca anche i canali. Nella laguna surriscaldata muoiono i cefali. Tra le Dolomiti, dove la poca neve si scioglie da settimane, si prospetta un’estate a secco: alpeggi e rifugi potrebbero restare chiusi, nei paesi sono già salite le autobotti. In crisi le eccellenze di latte e formaggi, di carne e frutta. “Nel Nord – dice Roberto Perotti, presidente dei geologi lombardi – manca il 45% dell’acqua e il 46% della neve. Il cuneo salino lo scorso anno ha risalito il Po per 40 km: le prospettive della prossima estate sono ben peggiori. Senza un piano di micro-invasi epocale, con bacini riservati all’energia solare, dobbiamo prepararci a un Paese irriconoscibile”. Servono i miliardi del Pnrr, dieci anni di impegno e una volontà politica stabile. “Qui però – dice Damiano Valerio, coltivatore di fragole di Raldon nella Bassa Veronese – la tempesta perfetta è adesso: siccità e caldo da primato, concimi ed energia alle stelle. I fiumi in secca dicono che a rischio è la vita”.

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