Chi decide le sorti del nostro futuro? Foa, Tremonti e Caracciolo raccontano la crisi della globalizzazione

Andrea Muratore

Quali forze guidano, oggi, l’ordine globale? Chi sono i potentati di riferimento e che ruolo hanno sfere come la politica e l’informazione per condizionarli? Questi i temi al centro dell’incontro Chi decide le sorti del nostro futuro? – Globalizzazione, guerra e il ruolo dei media, organizzato da IlGiornale.it e InsideOver nella giornata del 10 febbraio.

Sede dell’incontro sarà la prestigiosa cornice del Palazzo delle Stelline, situato nel cuore di Milano in Corso Magenta. Qui, nel Salone Leonardo alle 18, in un evento a accesso libero fino a esaurimento posti, discuteranno di questi temi tre ospiti di eccezione. Sul palco dialogheranno Lucio Caracciolo, direttore della rivista italiana di geopolitica Limes e attento studioso delle dinamiche di potere globali, che nel recente saggio La pace è finita ha presentato la sua visione sul caos globale scatenato dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla competizione con l’Occidente; Marcello Foa, giornalista e docente universitario, presidente della Rai dal 2018 al 2021, che nel suo ultimo libro Il sistema (in)visibile ha parlato di tecniche di manipolazione e condizonamento mediatico e del loro legame con l’effettività della nostra democrazia; Giulio Tremonti, per tre volte Ministro dell’Economia e delle Finanze e oggigiorno Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, da tempo attento studioso delle crisi della globalizzazione, come studiato nel suo ultimo libro Globalizzazione. Le piaghe e la cura possibili. A moderare l’incontro sarà invece Andrea Indini, caporedattore de IlGiornale.it.

L’incontro sarà l’occasione per vedere confrontarsi tra loro le opinioni e le visioni di tre esperti di spicco che studiano attentamente la complessità del sistema globale. Oggi giunto a un punto critico, soprattutto per l’Occidente, che si trova in crisi interna sul fronte economico e sociale, segnato da disuguaglianze e problemi strutturali di fiducia nella democrazia, e sfidato sul fronte internazionale dall’ascesa di potenze esterne che ne contestano la leadership. Di fronte ai macro-trend e ai grandi cambiamenti globali, di fronte alle sfide poste nell’ultimo ventennio da una serie di crisi (tempeste finanziarie, insorgenza terroristica, pandemia, crisi ambientale, rivalità geopolitiche) sono cambiati molto anche gli assetti di potere e sono emerse forze, spesso slegate dai controlli democratici, che possono condizionare autonomamente l’ordine globale. Dall’impatto delle nuove tecnologie a quello del sistema economico-finanziario, la fase di crisi della globalizzazione si è sommata a un riassetto dei poteri dell’economia. Sullo sfondo, la sempre più critica crisi ambientale aggiunge elementi di complessità che non possono essere sottovalutati.

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