Covid in Cina, le vere cifre: si temono 1,7 milioni di morti in 4 mesi

Gli studi
Il virologo Jin Donyan, dell’Università di Hong Kong, in un podcast ha di recente affermato che non ci sono ragioni al momento per temere una nuova variante mortale. «Ormai — spiega il professor Jin — molti Paesi nel mondo hanno sperimentato picchi di diffusione della malattia, senza però avere incrementi nella letalità del virus in seguito. Non dico che l’emergere di una variante pericolosa sia impossibile. Dico solo che la probabilità è davvero minima».

Ultimo dato da esaminare: il numero dei vaccinati. In Cina, sostiene l’Oms, soltanto il 40 per cento degli ultraottantenni ha ricevuto dosi, per quanto di prodotti nazionali (Sinovac e Sinopharm prevalentemente) che offrono una protezione al massimo del 50 per cento, non sufficiente a garantire l’insieme della popolazione. Tanto per fare un paragone, riporta il Financial Times, in Europa l’83 per cento della popolazione adulta è vaccinata, oltre 1,7 miliardi di dosi sono state distribuite. In complesso, in Cina il 30 per cento dei cittadini ultrasessantenni, ovvero 80 milioni di persone, non ha ricevuto alcun tipo di vaccino. Una situazione paradossale.

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.