Matteo Berrettini agli Australian Open: gli insulti, la risposta, il dito all’orecchio. «Non sento»

di Marco Calabresi

Dopo la vittoria su Monfils, durante le interviste sul campo, un tifoso dalle tribune insulta l’italiano che non si scompone: «Non sono veri tifosi di tennis. Ma il rispetto è qualcosa che bisognerebbe avere». Dopo il punto decisivo Matteo aveva esultato portandosi il dito all’orecchio: il pubblico era schierato in maggioranza col francese

C’è un momento in cui l’intervista post partita di Matteo Berrettini sul campo della Rod Laver Arena — dopo la straordinaria vittoria in cinque set su Monfils — si interrompe. Un tifoso — ma sarebbe meglio dire un imbecille — urla «Fuck You» nei confronti di Matteo, non sappiamo quanto influenzato dalla birra che giornalmente sgorga dai punti ristoro di Melbourne Park. Matteo, dopo quasi quattro ore di tennis e una vittoria esaltante, avrebbe potuto dire qualsiasi cosa: invece ha risposto da signore.

La risposta di Matteo

«Qui è pieno di gente e mi piace — dice mantenendo la calma davanti al microfono in mezzo al campo —. Alcuni di loro non sono veri appassionati di tennis, ma non si possono controllare tutti. Il rispetto, però, è qualcosa che bisognerebbe avere, ma alla fine va bene così, ho vinto e sono felice».

Il pubblico per Monfils

Durante il match, il pubblico si era schierato in maggioranza con Monfils, che oltre alle qualità tennistiche ha anche le capacità «teatrali» per portare la gente neutrale dalla sua parte. Ci era riuscito anche stavolta, anche a costo di scatenare qualcuno oltre misura. Il giudice di sedia, nel quinto set e con il francese al servizio, era dovuto intervenire oltre il classico «Seduti per favore» o «I giocatori sono pronti». «If you don’t watch, please leave» («Se non vuoi vedere il match, per favore esci»). Gli steward sono intervenuti e si sono seduti nella fila sopra rispetto allo spettatore-disturbatore.

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Getty Images

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