Luca Attanasio, arrestati gli assassini dell’ambasciatore in Congo: «Volevano rapirlo»

Ma i toni sono determinati. «Aspirant» e i suoi uomini, dice l’ufficiale, tesero l’imboscata alle auto dell’ambasciatore italiano e del World Food Program «con uno scopo ben preciso»: volevano rapire il diplomatico e chiedere un riscatto milionario. Secondo gli investigatori, infatti, «quando ‘Aspirant’ sparò sugli obbiettivi», uccidendo quasi all’istante Attanasio e Iacovacci, «si morsero le mani» perché la loro intenzione era di prendere gli ostaggi bianchi e trattare con l’Italia per rilasciarli. «È la stessa tattica usata in altri casi», viene spiegato, e che doveva funzionare anche per rapire Ngezayo. «Ora lancio un appello alla giustizia — dice il generale del Nord Kivu —: che questi criminali siano puniti tenendo conto di tutto quel che hanno fatto sopportare alla nostra popolazione». Nei mesi passati, la polizia congolese aveva già annunciato possibili arresti smentiti, poi, in poche ore: se sia la svolta giusta, è ancora presto per dirlo.

(Articolo in aggiornamento)

CORRIERE.IT

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