Nuovo decreto, cosa cambia e da quando: green pass, discoteche chiuse, feste in piazza vietate, mascherine e vaccini

Discoteche chiuse, stop ai veglioni in piazza

Fino al 31 gennaio 2022 il governo ha deciso di vietare le feste in piazza e nei locali pubblici e ha disposto la chiusura di tutte le discoteche. Nel decreto è specificato che «sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto». Sarà quindi vietato festeggiare il Capodanno nelle piazze oppure organizzare manifestazioni nelle strade per salutare il nuovo anno.

Il provvedimento specifica anche che «saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico». Non sarà dunque consentito organizzare festeggiamenti anche nei locali al chiuso per compleanni e altre occasioni. Il governo non ha previsto alcuna restrizione per le abitazioni private ma il ministro della Salute Roberto Speranza ha raccomandato «massima attenzione e massima prudenza, dell’utilizzo corretto delle mascherine, del distanziamento».

Bar e ristoranti: green pass rafforzato anche per il caffé al banco

Fino al 31 marzo 2022, quando è previsto il termine dello stato di emergenza, il caffé al bancone del bar si può prendere solo presentando il green pass rafforzato (persone vaccinate o guarite dal Covid). La stessa regola vale per consumare al tavolo, oppure per sedersi al ristorante, quindi è obbligatorio esibire il green pass rafforzato.

Non c’è invece alcuna limitazione per il numero delle persone sedute al tavolo. Quando ci si alza è obbligatorio indossare la mascherina. È obbligatorio il distanziamento e i locali dovranno prevedere la consultazione online dei menù. Nei locali dove non ci sono posti a sedere dovranno essere previsti ingressi contingentati. Fino al 31 gennaio 2022 è vietato consumare cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri, stadi e nei palazzetti in occasione degli eventi sportivi.

Nuove restrizioni per i visitatori delle Rsa

Per entrare nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice i visitatori dovranno avere il green pass rafforzato (che si rilascia soltanto a guariti e vaccinati). Chi non ha effettuato la terza dose dovrà presentare anche l’esito negativo di un tampone. I lavoratori esterni delle Rsa hanno l’obbligo vaccinale.

L’obbligo vaccinale rimane per:
– personale sanitario
– personale scolastico
– personale delle forze dell’ordine.
La valutazione sull’eventuale obbligo vaccinale per altre categorie di lavoratori non è stato inserito nel decreto e sarà valutato nelle prossime settimane sulla base dell’andamento della curva epidemiologica. Il governo deve decidere se estenderlo anche al personale del front office nella pubblica amministrazione.

Tracciamento nelle scuole: stanziati 9 milioni di euro

Il decreto prevede un’attività di screening all’interno delle scuole. Nel testo è specificato che «al fine di assicurare l’individuazione e il tracciamento dei casi positivi nelle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2021-2022 il ministero della Difesa assicura il supporto a regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test per la ricerca di Sars-CoV-2 e di quelle correlate di analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari della rete di diagnostica molecolare dislocati sul territorio nazionale».

Per questo è stata «autorizzata la spesa complessiva di euro 9.000.000». Al momento è stato escluso il prolungamento delle vacanze, ma una rivalutazione potrebbe essere fatta nei prossimi giorni sulla base dell’andamento della pandemia e della eventuale ulteriore risalita della curva epidemiologica.

Screening e controlli per chi rientra dall’estero

Il decreto prevede un’attività di screening per chi rientra dall’estero oltre alle regole già in vigore. Nel testo è specificato che «gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e di assistenza sanitaria al personale navigante del ministero della Salute, effettuano, mediante le risorse disponibili a legislazione vigente, anche a campione, presso gli scali aeroportuali, marittimi e terrestri, test antigenici o molecolari dei viaggiatori che fanno ingresso nel territorio nazionale» .

Se il test è positivo «si applica la misura dell’isolamento fiduciario per un periodo di dieci giorni». Chi non ha disponibilità di alloggio dove trascorrere l’isolamento sarà trasferito nei “Covid Hotel”. Per chi rientra dagli Stati dell’Ue ed è vaccinato è obbligatorio i l tampone antigenico. Chi non è vaccinato dovrà rimanere cinque giorni in quarantena. Dagli altri Stati la quarantena è di dieci giorni.

Green pass valido 6 mesi (ma c’è la proroga)

Dal 1° febbraio il green pass «rafforzato» (rilasciato soltanto a guariti e vaccinati) avrà una validità di 6 mesi dall’ultima somministrazione della dose di vaccino. Il governo ha deciso di rinviare l’entrata in vigore di questa misura per consentire a chi non ha ancora prenotato il richiamo o la terza dose di mettersi in regola.

Il green pass rafforzato è già obbligatorio per:
Ristoranti e bar al chiuso
Cinema e teatri
Stadi
Dal 10 gennaio il green pass rafforzato è obbligatorio per:
– Piscine, palestre e sport di squadra
– Musei e mostre
– Centri benessere al chiuso
– Centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche)
– Parchi tematici e di divertimento
– Centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) al chiuso
– Sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
Negli altri luoghi è sufficiente il green pass che si ottiene con il tampone.

Mascherina all’aperto, Ffp2 per teatri e bus

La stretta scatterà anche per la zona bianca: sarà obbligatorio indossare la mascherina non solo in tutti i luoghi al chiuso ma anche all’aperto (viene così a cadere una delle principali differenze tra la zona bianca e le fasce di rischio più alto). In questi luoghi scatta genericamente l’obbligo di mascherina: sarà possibile dunque utilizzare anche le chirurgiche e quelle di prossimità. Ma non ovunque.

Il decreto prevede infatti una stretta ulteriore in tutti i posti dove si trascorrono intervalli di tempo più lunghi al chiuso (e quindi più rischiosi dal punto di vista del contagio).

L’obbligo di indossare la mascherina «Ffp2» — con un potere filtrante, e di conseguenza anche un costo, maggiore — sono:
– Cinema e teatri
– Stadi e impianti che ospitano eventi sportivi
– Mezzi di trasporto a lungo raggio: aerei, navi e treni
– Mezzi di trasporto pubblico: autobus, tram e metropolitane.
Non ci sono obblighi per le abitazioni private ma il ministro della Salute Roberto Speranza raccomanda l’utilizzo della mascherina soprattutto in presenza di anziani e persone con fragilità.

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