Sophia Loren: “Lina, la mia amica geniale”

Maria Corbi

«Sono molto triste». Sophia Loren risponde dalla sua casa di Ginevra per ricordare la sua amica Lina. «E’ una giornata molto triste. Eravamo grandi amiche. Quando mi ha chiamato sua figlia per dirmi quello che era successo mi sono piombati addosso dolore e ricordi».

Vi sentivate spesso?
«Spesso alla nostra età è un concetto sfumato. Ma si, ci sentivamo e comunque siamo sempre state legate, eravamo amiche, legate da quel filo potente che è l’aver vissuto esperienze, passioni, professione, comuni».

E’ stata lei a consegnarle l’Oscar alla carriera. Ma rileggendo le cronache di allora sembra quasi che la Wertmüller non fosse così emozionata…
«Ma no, era emozionatissima ed io più di lei. Riuscivo a stento a trattenere le lacrime. Mi sembrava di doverlo ricevere io l’Oscar. Ricordo la sala enorme che faceva paura e noi due vicine, mano nella mano, l’affetto di tutte quelle persone. Era meraviglioso, sentivamo che la gente ci amava tanto. Attraverso quel tributo a Lina si volevano dimostrare la stima e l’affetto per quel cinema italiano che avevamo portato nel mondo. E Lina Wertmüller è stata, ed è ancora, amatissima da Hollywood. La nostra più grande regista».

Una donna. Questo ci rende ancora più orgogliosi, no?
«A me no. Io valuto la persona . Lei è stata una eccezionale regista, grande per il talento non per il suo genere».

Giancarlo Giannini ha raccontato che sapeva essere molto aspra con gli attori sul set . È vero?
«Era severa, questo sì. Lo era quando non poteva ottenere quello che aveva in mente e che cercava di trasmettere. Allora diventava burbera, lo è stata certe volte anche con me, anche se poi io riuscivo a stemperare la tensione con il mio parlare napoletano. Ma faceva bene, dirigere significa anche questo».

E nel privato?
«Era una grande amica, e con lei si rideva sempre molto. Ironica, originale, spiritosa, geniale. Raccontava delle meravigliose barzellette. Era generosa, piena di vita. Amava accontentare il pubblico, ma anche se stessa facendo le cose che le andava di fare. Una donna elegante, intelligente che sapeva vivere bene. E’ stata benedetta dal talento e dall’amore ».

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