Caro carburanti: l’Ue non trova l’intesa sulle misure, il gasolio vola ai massimi dal 2014

Continua l’ascesa dei prezzi dei carburanti. Secondo i dati del ministero della Transizione Ecologica, in modalità self service la benzina è arrivata a 1,746 euro al litro, il gasolio a 1,608 e il Gpl a 0,826. In base all’analisi dell’Unione consumatori, il prezzo del gasolio è ai massimi dal 2014. La situazione, con il caro bollette, era sul tavolo del Consiglio straordinario dei ministri dell’Energia Ue a Lussemburgo, che però non ha raggiunto un’intesa.

Neppure l’avvertimento lanciato all’inizio del summit dalla commissaria europea Kadri Simson sul fatto che non ci sia “alcuna indicazione che i prezzi possano scendere” ha smosso gli Stati membri. Se ne riparla a dicembre, nella speranza che il nuovo pacchetto della commissione su de-carbonizzazione del mercato del gas e mercato dell’idrogeno sblocchi l’impasse all’ultimo summit dei leader del 2021.

Al quartiere europeo del Granducato i ministri Ue sono arrivati sull’onda delle divisioni. Solo poche ore prima, un documento firmato dalla Germania e altri otto Paesi aveva messo nero su bianco il “niet” dei falchi a qualsiasi riforma del mercato europeo dell’energia. E poco prima della ministeriale il fronte ‘liberale’ aveva ottenuto l’appoggio anche di Belgio e Svezia. La Spagna si è presentata con un ‘non paper’ ambizioso in cui, tra le proposte, spiccano la separazione dei prezzi dell’elettricità da quelli del gas, la messa in campo di misure anti-speculative sul mercato Ets e la possibilità per un Paese membro di intervenire autonomamente nella formazione dei prezzi energetici.

“L’attuale mercato è il sistema migliore per garantire energia verde, non possiamo prendere decisioni troppo rapide”, ha sottolineato Simson mentre da Madrid, il commissario agli Affari Economici Paolo Gentiloni rimarcava che le contromisure al caro bollette devono essere “temporanee” e “devono rispettare il mercato unico”. L’Italia si è presentata a Lussemburgo muovendosi con prudenza. E’ soprattutto all’acquisto volontario di stock di gas comuni che Roma punta nel breve periodo.

“Questo meccanismo dovrà essere disegnato in modo da favorire la concorrenza fra produttori, riducendo al minimo le distorsioni del mercato”, ha spiegato il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, sottolineando come le misure prese dal governo siano in linea con gli interventi suggeriti dalla commissione a metà ottobre: l’obiettivo è proteggere i più vulnerabili e le imprese. Obiettivo che resta il solo punto in comune emerso dal vertice. “Non è emersa una posizione consensuale circa gli interventi che vanno applicati a livello Ue”, ha ammesso a fine riunione Jernej Vrtovec, ministro della Slovenia presidente di turno dell’Unione.

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