Milano bloccata dal corteo con 15mila no green pass. Scontri con la polizia, una ragazza ferita

In realtà il corteo si muove per ore, spesso senza un senso logico, lungo le vie del centro. Si inizia alle 17, e dopo una decina di chilometri e la paralisi completa del traffico, la manifestazione si spegne in piazzale Loreto, quando sono ormai le 22. Gli obiettivi cambiano più volte: chi vuole raggiungere la sede Rai di corso Sempione, chi cerca di sfondare verso la Regione, il Tribunale e la sede della Cgil. In piazza si inneggia alle proteste dei portuali: «Trieste chiama, Milano risponde».

Il resto sono insulti al premier Draghi, slogan contro la polizia e minacce a giornalisti e fotografi spesso allontanati con le cattive. Il tentativo di mediazione iniziale con uno dei rappresentanti no pass dura lo spazio di qualche centinaio di metri. Si parte da piazza Fontana, ma già in corso Vittorio Emanuele sono gli anarchici a prendere la testa. I numeri del corteo, impressionanti per una città come Milano, spesso fredda alle manifestazioni di piazza, proteggono le anime più violente. Arrivano da Bergamo, Brescia, Varese, Monza

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